Alimentazione

I polifenoli proteggono l'olio di semi di lino dall'irrancidimento

Semi di lino: i polifenoli impediscono l'irrancidimento

I polifenoli, antiossidanti di origine naturale, aiutano a stabilizzare l'olio di semi di lino ricco di Omega 3. Mónica Rubilar e i suoi colleghi dell'Universidad de La Frontera di Temuco (Cile) lo hanno dimostrato in uno studio pubblicato sull'European Journal of Lipid Science and Technology. La scoperta potrebbe aiutare a risolvere il problema della conservazione di quest'olio, consentendo di addizionare di Omega-3 diversi prodotti alimentari senza timore che irrancidisca e senza dover aggiungere altri antiossidanti.





Omega-3 sì, ma non ossidati

L'olio di semi di lino è una delle principali fonti vegetali di acidi grassi Omega-3. Al suo interno sono infatti presenti abbondanti quantità di acido alfa-linolenico, una molecola che viene convertita dall'organismo umano nei 2 più importanti Omega-3:


  • EPA (acido eicosapentaenoico)
  • DHA (acido docosaesaenoico)


Come tutte le fonti di acidi grassi insaturi, anche l'olio di lino tende ad irrancidire. L'ossidazione degli stessi grassi è alla base di questo processo, e compromette sia la qualità dell'olio sia quella dei prodotti alimentari a cui dovesse essere aggiunto. In termini pratici tutto ciò si traduce in un peggioramento di:


  • sapore
  • colore
  • consistenza
  • valore nutrizionale del cibo


La microincapsulazione dell'olio è una delle possibili soluzioni per ritardare il più possibile l'irrancidimento. Il procedimento ostacola l'ossidazione degli acidi grassi insaturi tramite l'inserimento dell'olio all'interno di una sorta di guscio che lo protegge dagli agenti esterni. Rubilar e colleghi hanno cercato di ritardare ulteriormente l'irrancidimento aggiungendo all'olio un estratto vegetale ricco di polifenoli, molecole naturali note per il loro potere antiossidante. L'Ugni molinae, una piccola pianta di mirto che cresce spontaneamente sulle coste e sulle montagne preandine del sud del Cile, è stata scelta come fonte di polifenoli. I ricercatori lo hanno aggiunto a campioni di olio di lino già microincapsulato dopo aver accuratamente selezionato l'estratto di foglie di mirto più ricco di polifenoli. Lo stato di ossidazione degli acidi grassi insaturi , nonché degli altri lipidi presenti nell'olio a cui è stato aggiunto l'estratto, è stato poi confrontato con quello dell'olio semplicemente microincapsulato o a cui sono stati aggiunti antiossidanti commerciali.




I polifenoli proteggono anche gli altri grassi

L'analisi dei campioni ha dimostrato che la microincapsulazione riesce a inibire o quantomeno ritardare l'ossidazione degli acidi grassi insaturi. L'aggiunta dei polifenoli naturali ha tuttavia un effetto simile a quello degli antiossidanti di sintesi, e impedisce che anche gli altri grassi presenti nell'olio si deteriorino. Secondo i ricercatori questo doppio effetto dovrebbe aumentare la stabilità dell'olio di semi di lino, rendendo possibile la sua aggiunta anche a cibi liofilizzati, come i preparati istantanei.




Una fonte alternativa di Omega-3

La scoperta apre una nuova strada all'utilizzo dell'olio di semi di lino in alternativa a quello di pesce, fonte di Omega-3 già utilizzata nell'industria alimentare. Il suo impiego potrebbe essere di particolare interesse per chi, essendo strettamente vegetariano o vegano, non consuma prodotti di origine animale.  




Fonte 

1. Rubilar M, Morales E, Sáez R, Acevedo F, Palma B, Villarroel M, Shene C, “ Polyphenolic fractions improve the oxidative stability of microencapsulated linseed oil”, Eur J Lipid Sci Technol, Article first published online: 12 MAR 2012, doi: 10.1002/ejlt.201100230