Antinvecchiamento

L'estratto del krill potrebbe rallentare l’invecchiamento cellulare

Estratto di Krill: nuovo rimedio antiage?



I supplementi a base di Krill, un’insieme di minuscoli crostacei marini, potrebbero aiutare a prevenire l’invecchiamento. Nei topi, infatti, la polvere di questi organismi dell’Antartico sembra contrastare la perdita di peso e di energia che si manifestano con l’avanzare dell’età. Un’azione dovuta alla regolazione di importanti processi metabolici. La scoperta, pubblicata sul Journal Of Functional Foods, è stata realizzata da un gruppo di ricercatori dell’Università di Bergen, in Norvegia.  




Le proprietà del Krill

Il Krill è un insieme di piccolissimi invertebrati marini appartenenti allo zooplancton, ed è alla base della catena alimentare. Esso è ricco di vitamine E e A e di Omega-3, noti per le loro proprietà antiinfiammatorie e antiossidanti. Gli Omega 3 presenti nel Krill sono principalmente l’ EPA (acido eicosapentaenoico) e il DHA (acido docosaesaenoico). Secondo recenti studi, l'olio di krill svolge un’azione protettiva nei confronti delle malattie cardiovascolari e dell’ipertensione e riduce, inoltre, le infiammazioni e i dolori articolari. Proprio per queste loro caratteristiche, si sta diffondendo, negli ultimi anni, l’uso di integratori alimentari a base di olio di Krill che, rispetto a quelli di olio di pesce, sono caratterizzati dall’avere gli Omega-3 legati ai fosfolipidi e non ai trigliceridi.



Il Krill rallenta il catabolismo di aminoacidi, grassi e zuccheri 

In questo studio i ricercatori hanno valutato gli effetti sul metabolismo di topi da laboratorio, della polvere di Krill Antartico (Euphasia superba). Un composto formato per il 40% da proteine, e per il 60% da lipidi dei quali il 34% Omega-3. Durante lo studio, gli animali sono stati suddivisi in due gruppi da 10. Un gruppo è stato nutrito con una dieta povera di grassi e addizionata di polvere di Krill (al 3%), e l’altro con una dieta di controllo, comunque povera di lipidi. Dopo 3 mesi di trattamento, l’analisi sul tessuto epatico ha mostrato che la dieta con supplemento di polvere di Krill aveva modulato, rispetto alla dieta di controllo, l’espressione di geni coinvolti in un gran numero di processi metabolici. In particolare, si assisteva a una sottoregolazione dell’ ossidazione dei lipidi, del metabolismo del glucosio e del catabolismo degli aminoacidi. Veniva invece stimolata la catena di trasporto degli elettroni, provocando un aumento della produzione di energia da parte dei mitocondri.



La polvere di Krill rallenta l’invecchiamento 

Secondo i ricercatori la polvere di krill potrebbe essere efficace nel rallentare l’invecchiamento, sia stimolando la produzione di energia, sia rallentando il catabolismo di grassi, zuccheri e amino acidi in modo da preservare il peso corporeo. In particolare una dieta con supplementi di polvere di Krill, a differenza di una con olio di krill, sembra agire su molti processi metabolici che coinvolgono le proteine e la degradazione degli aminoacidi. Questo risultato suggerisce la necessità di effettuare altre ricerche, per comprendere se i supplementi a base di proteine e acidi grassi possano essere più efficaci di quelli composti di soli Omega-3.


Fonte:  Bjørndal, B., Berge, K., Barger, J. L., Berge, R. K., and Burri, L. (2013) “A krill powder-diet reduces fatty acid and amino acid catabolism while increasing mitochondrial oxidative phosphorylation, a study of the hepatic transcriptome in mice”. J Funct Foods, 6 pp 623–630