Gravidanza e benessere femminile. Tutte le informazioni che le donne devono sapere e come gli omega-3 possono aiutare il benessere psicofisico.
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Il consumo di acido folico nel periodo periconcezionale favorisce lo sviluppo cognitivo dei bimbi nati da donne che assumono farmaci per l'epilessia. Gli effetti neuropsicologici della vitamina B9 sul feto sembrano agire positivamente sulle capacità verbali, le funzioni globali, linguistiche, quelle non verbali ed esecutive. Tali risultati confermano quelli di uno studio precedente, che ha dimostrato come l'uso di acido folico nelle prime fasi della gravidanza possa avere un'azione preventiva sul ritardo del linguaggio nei bambini, una condizione associata all'uso di antiepilettici in gravidanza
Lo ha dimostrato un team di ricercatori di diverse Università americane in uno studio pubblicato nei mesi scorsi sulla rivista Neurology, la rivista medica dell'American Academy of Neurology. Leggi tutto l'articolo
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Il consumo di olio di pesce ricco di omega-3 durante il terzo trimestre di gravidanza, può prolungare la gestazione riducendo il rischio di parto prematuro, e favorire l'aumento del peso del neonato. L'integrazione giornaliera con 2,4 grammi di EPA e DHA, infatti, sembra prolungare la durata della gravidanza di due giorni, ed è associata con un peso alla nascita maggiore di 97 grammi. Questi dati confermano e arricchiscono le conoscenze su ruolo degli integratori di omega-3 durante la gestazione, e sulla loro importanza per la salute della donna e del neonato. Leggi tutto l'articolo
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Vitamina D nel pre-concepimento da parte dei papà migliora la crescita dei bambini
Il consumo di vitamina D da parte dei futuri padri nel periodo che precede la gravidanza può influire sulla crescita e sul rischio di obesità nei bambini. In particolare, la quantità di vitamina D introdotta con gli alimenti, dagli uomini, è statisticamente associata all'altezza e al peso della prole. Nel periodo preconcezionale, quindi, non sono solo le abitudini alimentari delle mamme ad influenzare lo sviluppo del bebè, ma anche quelle paterne. L'alimentazione potrebbe, infatti, agire sulla salute e la funzione delle cellule che formano gli spermatozoi. Leggi tutto l'articolo
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Depressione post-partum: se consumi pochi Omega 3 c'è più rischio!
La carenza di omega 3 e l’elevato rapporto tra omega-6 e omega-3 nel sangue sono due condizioni associate alla depressione post-partum e a quella prenatale, un insieme di disturbi psichici che colpiscono le donne durante la gravidanza e dopo la nascita del bambino. L’EPA e il DHA potrebbero rappresentare, dunque, un trattamento efficace e sicuro per combattere la sindrome depressiva perinatale, grazie alla loro capacità di regolare l’infiammazione neuronale e la plasticità cerebrale. Leggi tutto l'articolo
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L’integrazione con omega-3 durante la gestazione aiuta a prevenire l’anemia da carenza di ferro nei neonati, una condizione pericolosa per il loro sviluppo. Secondo un nuovo studio, il DHA può influenzare alcuni meccanismi biochimici, alterati in caso di anemia perinatale, facilitando il trasporto del ferro attraverso la placenta e l’assorbimento da parte del feto, con un impatto benefico e duraturo sulla crescita neonatale.
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Acido folico gravidanza: ecco come combatte malformazioni, gestosi e depressione post partum
Seguire una dieta ricca di folati, durante il periodo pre-concezionale, la gravidanza e l’allattamento è molto importante per la salute della donna e del suo bambino. Spesso però una corretta alimentazione non è sufficiente a garantire il giusto apporto di queste sostanze. Ecco perché assumere gli integratori contenenti la forma attiva dell’acido folico (L-metilfolato) può aiutare le future mamme a scongiurare il rischio di gestosi, o di gravi malformazioni per il bambino come la Spina Bifida.
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DHA in gravidanza: può ridurre il rischio di parti prematuri
Assumere le giuste quantità di acidi grassi omega 3, in particolare DHA, durante la gravidanza e l'allattamento può avere effetti protettivi per la salute materno-infantile. L’ennesima conferma arriva da uno studio condotto in Australia che ha dimostrato, in un gruppo di gestanti, che l’integrazione con il DHA è associata ad una riduzione del 15% dei casi di gravidanze pretermine. Un dato che, secondo i ricercatori, evidenzia anche il vantaggio economico dell’uso di supplementi in gravidanza: diminuire le nascite premature significa ridurre i costi per le spese sanitarie necessarie a curare le possibili complicanze che il bambino può manifestare anche a lungo termine.
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Gravidanza: solo 1/4 delle future mamme assume abbastanza Omega 3
Nonostante sia fondamentale per lo sviluppo del feto, solo il 27% delle donne in gravidanza mostra livelli di Omega 3 che soddisfano le attuali indicazioni dell' Unione Europea, che raccomandano l'assunzione di 200 mg di DHA (acido docosaesaenoico) al giorno.
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Sclerosi multipla: essere nati a Maggio può essere uno svantaggio
Se fino ad oggi il mese di nascita di vostro figlio poteva interessarvi per conoscere il suo segno zodiacale in anticipo, ora avrete un motivo in più per soffermarvi su questo particolare.
Bassi livelli di vitamina D
Uno studio della London University in associazione con la Oxford University, infatti, ha analizzato la relazione fra il mese di nascita, i livelli di vitamina D e lo sviluppo del sistema immunitario nei neonati, scoprendo che il mese di nascita può determinare la propensione allo sviluppo della sclerosi multipla.
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Consumare Omega 3 pre e post gravidanza riduce i casi di parti prematuri
Gli omega 3 in gravidanza possono aiutare a diminuire il rischio di parti prematuri e nascita sotto peso del bimbo.
A dimostrarlo è uno studio effettuato su 350 donne a cui sono stati somministrati 600mg di DHA, o lo stesso quantitativo di una sostanza placebo, da prima della ventesima settimana di gestazione.
I ricercatori hanno scoperto che c'è una stretta correlazione tra la durata della gestazione e il peso del nascituro con l'assunzione di acido docosaesanoico (DHA) presente negli Omega 3.
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