Donna in Salute

Tumore al seno: la melatonina potrebbe ridurre la crescita delle cellule cancerose

Cancro al seno: la melatonina potrebbe ridurre il tumore


La melatonina, l’ormone coinvolto nella regolazione dei ritmi circadiani, potrebbe rallentare la crescita del tumore al seno del tipo non sensibile agli estrogeni. L' azione antitumorale sarebbe dovuta alla capacità della molecola di bloccare la formazione dei vasi sanguigni, necessari alla proliferazione delle cellule del cancro e alla formazione delle metastasi.


È questa la scoperta realizzata dai ricercatori della Faculdade de Medicina de São José do Rio Preto di San Paolo (Brasile) e dell’ Henry Ford Hospital di Detroit (USA), e pubblicata sulla prestigiosa rivista PLoS One.



Il ruolo antitumorale della melatonina



Cancro al seno: la melatonina può ridurre la crescita delle cellule tumorali



La melatonina è una molecola prodotta dall’ipofisi, una ghiandola che reagisce all’alternanza luce-buio. La sua produzione segue un ritmo circadiano, cioè nelle 24 ore, con un minimo durante le ore di luce e un picco durante le ore notturne fra le 2 e le 4 di notte. La melatonina regola il ritmo sogno-veglia ma sembra avere anche altre proprietà tra cui quella antiossidante e quella antitumorale. 

Numerosi studi, infatti, suggeriscono che la melatonina possa rallentare la crescita di alcuni tipi di cancro come quello alla prostata e al seno. Questo effetto sarebbe dovuto alla capacità di bloccare l’angiogenesi, ossia la formazione di nuovi vasi sanguigni necessari al tumore per crescere e formare metastasi. Alcune ricerche hanno evidenziato che la sostanza possa avere un effetto antiproliferativo nei confronti dei tumori al seno del tipo ER- positivo, cioè che esprimono sulla superficie cellulare il recettore per gli estrogeni e che rispondono positivamente al trattamento con questi ormoni. 

Al contrario, i tumori tripli negativi, circa il 20% di tutti i carcinomi mammari, sono così chiamati perché non esprimono i recettori per gli ormoni estrogeni (ER), per il progesterone (PgR) e per il fattore di crescita epidermico (HER 2). Questa loro caratteristica li rende non trattabili con alcune comuni terapie, che agiscono proprio su questi recettori.




La melatonina rallenta la progressione tumorale nei topi


Durante lo studio è stato studiato l’effetto della melatonina in topi da laboratorio nei quali sono stati impiantati dei tumori triplo- negativi. I 33 animali sono stati divisi in due gruppi: uno che ha ricevuto un trattamento con melatonina, l’altro che ha ricevuto una soluzione di controllo. Il trattamento è durato 3 settimane, con somministrazioni di 5 giorni a settimana. Dopo 21 giorni è stato misurato il volume dei tumori, la motilità delle cellule tumorali  e la quantità di vasi sanguigni presenti nel tumore. I risultati hanno mostrato che i topi trattati con melatonina avevano mantenuto tumori di dimensioni inferiori rispetto ai controlli e, in un caso, un tumore era addirittura regredito.  Inoltre, rispetto al gruppo di controllo, la densità dei vasi sanguigni formatisi era inferiore nei topi trattati con l’ormone.



L’inibizione dell’angiogenesi


Questi risultati suggeriscono, per la prima volta, che la melatonina possa inibire la crescita tumorale, la proliferazione cellulare, e bloccare l’angiogenesi, in modelli animali con tumore mammario triplo-negativo. Il trattamento non ha causato tossicità, suggerendo la realizzazione di altri studi che possano accertare  il ruolo terapeutico della melatonina, anche per altre tipologie di cancro. Per rimanere sempre aggiornato sulle ultime notizie dalla ricerca scientifica sugli Omega-3 iscriviti alla nostra newsletter.


Fonte: Bruna Victorasso Jardim-Perassi, Ali S. Arbab, Lívia Carvalho Ferreira, Thaiz Ferraz Borin, Nadimpalli R. S. Varma, A. S. M. Iskander, Adarsh Shankar,Meser M. Ali,Debora Aparecida Pires de Campos Zuccari “Effect of Melatonin on Tumor Growth and Angiogenesis in Xenograft Model of Breast Cancer”  Published: January 09, 2014 DOI: 10.1371/journal.pone.0085311