Gentilissima, la ringrazio per averci contattato. Per la colite di cui soffre e i problemi connessi alla carenza di vitamina D, servono soluzioni diverse. Carenza di Vitamina D3. La nostra linea di integratori alimentari è focalizzata sugli acidi grassi omega-3 EPA e DHA provenienti da diverse fonti come olio di pesce, olio algale e olio di Krill. È recente il lancio di un integratore alimentare di sola Vitamina D3, il D3 Drops. Questo è un integratore adatto in casi di carenza di Vitamina D (valore di 25-OH vitamina D inferiore a 20 ng/ml) rivelata dalle analisi. Il mio consiglio è quello di consultare il suo medico per stabilire i dosaggi da impiegare. Colite. Invece, in caso di colite cronica - in quanto infiammazione del tratto intestinale - l'integrazione con acidi grassi omega-3 può risultare utile e di beneficio, in quanto contribuisce a ridurre i sintomi infiammatori tipici e a "spegnere" l'intestino infiammato. Il prodotto che potrebbe assumere per un potenziale beneficio alla colite di cui soffre è Omegor Vitality 1000 (confezione da 30 o 45 capsule) seguendo questa posologia: 2 capsule al giorno per un periodo di almeno 12 mesi. Potrà osservare i benefici dell'integrazione con Omega-3 progressivamente nel corso del tempo, dopo le prime settimane di assunzione. Resto a disposizione per ulteriori informazioni e la invito a ricontattarci in caso di ulteriori necessità. Cordiali saluti, Dott.ssa Rosaria Ramondino Farmacista e chimico farmaceutico
Colon irritabile e morbo di Crohn
-
Soffro di colite, gli Omega-3 possono aiutarmi?
-
Integratori omega 3, sono utili per la retto colite ulcerosa?
Gentile Elena, gli Omega-3 svolgono un'azione modulare sul sistema immunitario che risulta essere un ottimo coadiuvante nel controllo di malattie come la rettocolite ulcerosa. Leggi tutto l'articolo
-
Morbo di Crohn: gli omega 3 potrebbero essere utili?
Gentile Cosimo, la letteratura contiene alcuni studi riguardo alla capacità degli acidi grassi Omega-3 EPA e DHA di alleviare i sintomi e prolungare il tempo di remissione nei casi di morbo di Crohn (vedi Belluzzi et al 1996) nei pazienti con la sindrome di Crohn. Leggi tutto l'articolo
3 Articoli