Buongiorno Renato,
per aiutarla a tenere sotto controllo il colesterolo Cardiol Forte è un ottimo alleato, mentre l’integrazione con acidi grassi omega 3 potrà esserle utile per agire sui livelli di trigliceridi ematici e per la steatosi epatica di cui mi scrive nella sua domanda. Due articoli del nostro blog mostrano i risultati di diversi studi condotti proprio su questo argomento: può trovarli cliccando qui e qui.
Ma nel suo caso specifico, quali dosi di omega-3 sono consigliate?
Per la steatosi epatica sono consigliabili 2-3 grammi di omega-3 al giorno; invece, per contribuire al mantenimento delle normali concentrazioni di trigliceridi nel sangue è opportuna un’assunzione giornaliera di 2 grammi di omega 3 EPA e DHA.
Tali dosaggi corrispondono a 2-3 capsule del prodotto Meaquor, tra i nostri prodotti quello con più alto dosaggio di omega-3 EPA+DHA per capsula (900 mg/cps).
L’integrazione con Meaquor può essere associata a quella con Cardiol Forte seguendo queste modalità:
- 1 capsula di Cardiol Forte la sera poco prima di cena;
- almeno 2 capsule al giorno di Meaquor in prossimità di un pasto principale;
- in alternativa a Meaquor, può assumere 2-3 capsule di Omegor Vitality 1000 al giorno (confezioni da 30 o 45 capsule molli).
Potrà in futuro scegliere Eulipid? Certo. Eulipid è un ottimo prodotto a base di soli estratti vegetali, senza olio di pesce. L'attivo principale in esso presente è la berberina – che promuove in modo naturale il ripristino dell'equilibrio del colesterolo ematico. In Eulipid la berberina è presente a un dosaggio che risulta efficace nel contribuire al controllo del colesterolo borderline (CT fino a 239 mg/dl). Ma non è tutto:
- per la presenza della berberina, Eulipid può contribuire al controllo dei primi segni di resistenza insulinica: infatti può ridurre la glicemia post-prandiale migliorando anche la sensibilità insulinica.
- Più in generale, esso risulta indicato come supporto integrativo nel controllo delle manifestazioni che rientrano nella Sindrome Metabolica (compresenza di più fattori di rischio cardiovascolari e per il diabete).
- In alcuni studi – ma attenzione, si tratta di osservazioni non ancora verificate – la berberina ha anche mostrato di poter ridurre i valori delle ALT e AST così come ha evidenziato una capacità di ridurre la necrosi epatica sia nella steatosi non-alcolica che nella steatosi dovuta ad infezione virale da epatite C. Tenga però presente che queste osservazioni sono ancora oggetto di verifica scientifica: saranno necessari altri studi specifici per avere conferma di tali effetti.
Resto a disposizione per ulteriori informazioni. Le raccomando di informare il suo medico curante di ogni integrazione che vorrà intraprendere, soprattutto se in concomitanza a terapie farmacologiche.
Cordiali saluti,
Rosaria Ramondino
farmacista e chimico farmaceutico