Neonati e Bambini

Asma infantile, la carenza di vitamina D rappresenta un fattore di rischio?

Asma infantile e carenza di vitamina D: quello che dovete sapere al riguardo


La concentrazione di vitamina D nel sangue dei bambini asmatici è inferiore a quella trovata nei piccoli sani, suggerendo come la carenza della vitamina possa rappresentare un fattore di rischio per l'asma infantile. Se tale associazione verrà confermata da altri studi, l’intervento sul livello della vitamina D nei giovani pazienti potrà rappresentare una strategia adatta a contrastare i sintomi della malattia.

Lo riporta una nuova ricerca condotta dagli studiosi coreani della Korea University Medical Center di Seul e pubblicato sulla rivista Environmental Health and Toxicology.



Asma infantile: la malattia cronica più comune nei bambini


L'asma è una delle malattie respiratorie croniche più comune in età pediatrica; la sua prevalenza è in costante aumento e lo sono anche il numero di pazienti con asma grave e complicazioni acute. L'asma è una malattia infiammatoria delle vie aeree e i sintomi più comuni sono il respiro sibilante, dispnea, senso di costrizione toracica e tosse. Anche se è oramai noto che fattori ambientali e genetici contribuiscono alla condizione, la causa principale è ancora da determinare. 


I maggiori fattori ambientali che stimolano l’insorgenza dell’asma sono gli acari della polvere, le muffe, gli allergeni degli animali, il fumo di tabacco e le sostanze inquinanti. Di recente, numerose ricerche si sono concentrate anche sul ruolo della carenza di vitamina D nell’insorgenza dell’asma. Oltre a contribuire alla crescita e alla salute delle ossa, la vitamina D è nota per svolgere un ruolo fondamentale nella prevenzione e nel trattamento dell'osteoporosi in quanto è un ormone essenziale per mantenere l'omeostasi del fosforo e del calcio. 

Tuttavia, recenti studi epidemiologici hanno riportato che la carenza di vitamina D nel siero può essere legata ad un aumento del rischio di disturbi autoimmuni e di malattie quali asma, dermatite atopica e rinite allergica. Numerose indagini epidemiologiche relative alle cause dell'asma infantile hanno riportato l'associazione tra la carenza di vitamina D e l'aumento del tasso di malattia asmatica. I risultati di uno studio che ha coinvolto bambini del Qatar, hanno rivelato che il livello di vitamina D negli asmatici era significativamente inferiore a quello dei bambini sani. Così come un'altra ricerca sui bambini afroamericani ha confermato una correlazione tra il deficit di vitamina D e l'asma.


Uno studio sui ragazzi affetti da asma, in Nord America, ha anche riferito che la carenza di vitamina D è associata ad un aumento del tasso di visite in pronto soccorso a causa dei sintomi della malattia. L' insufficienza della vitamina nel siero è più frequente tra gli abitanti delle città, in cui l’esposizione alla luce solare è ridotta a causa dello stile di vita "occidentale". Sebbene il deficit della vitamina D in alcuni paesi sia stato ridotto con la fortificazione degli alimenti, molte ricerche hanno dimostrato che la carenza di vitamina D è altamente diffusa anche nelle aree assolate del mondo e che l'integrazione e la fortificazione non sono sempre sufficienti per prevenirla.



L’86% dei bambini asmatici manifesta un deficit di vitamina D


I risultati riportati dallo studio coreano hanno evidenziato che i bambini affetti da asma hanno livelli insufficienti di vitamina D, suggerendo che tale carenza potrebbe essere un fattore di rischio per lo sviluppo della malattia. Durante la ricerca, che ha coinvolto soggetti di età compresa tra i 6 e i 14 anni, i ricercatori hanno misurato e confrontato le concentrazioni di vitamina D nel siero dei bambini colpiti da asma e di quelli sani, osservando che la vitamina nei piccoli ammalati era significativamente inferiore rispetto ai bambini non affetti.


Ben l'86% dei pazienti con asma infantile mostrava una carenza di vitamina D nel siero, mentre solo il 19% dei non asmatici aveva livelli insufficienti; risultati, che come dichiarato dagli stessi autori, sono molto coerenti con quelli di numerose ricerche epidemiologiche che hanno esaminato l'associazione tra le concentrazioni di vitamina D e il rischio di sviluppare l'asma. Dal momento che la quantità di melanina, l'età, la percentuale di grasso corporeo, la latitudine, la stagione, il tempo trascorso all'aperto e l'uso della protezione solare possono influenzare la concentrazione di vitamina D, lo studio ha esaminato i tipi di abitazione dei partecipanti e il tempo trascorso all'aperto. 


Tuttavia, l'esposizione alla luce solare è risultata essere l'unico fattore ambientale associato alla quantità vitamina D nel sangue. Riguardo il legame tra sintomi dell'asma, vitamina D e luce del sole, i ricercatori hanno tenuto conto anche della causalità inversa: gli asmatici hanno maggior tendenza a rimanere in casa, riducendo al minimo la loro esposizione alla luce solare e quindi i loro livelli della vitamina D, che, come è noto, viene prodotta dalla pelle ad opera dei raggi del sole. I bambini e gli adolescenti coreani a scuola trascorrono poco tempo all'aperto, e ciò potrebbe favorire concentrazioni inferiori di vitamina D nel siero e, a sua volta, una maggiore prevalenza di asma.



Alcuni dettagli dello studio


In questo studio hanno partecipato complessivamente 80 bambini di cui 50 asmatici e 30 sani (controlli). I livelli di vitamina D nel siero sono stati misurati e confrontati tra i due gruppi e, sono stati esaminati in relazione con risultati del test di funzionalità polmonare e con i dettagli sui fattori ambientali, raccolti grazie ad un questionario sottoposto ai bambini. 

Dai risultati è emerso che la vitamina D nel sangue dei soggetti con asma infantile (16,63 ng/mL) era significativamente inferiore a quella dei controlli sani (24,24 ng/ml). L'aumento del tempo trascorso all’aperto sembrava influenzare significativamente l'incremento dei livelli di vitamina D, mentre non sono state osservate associazioni tra questa e la funzione polmonare e i fattori ambientali residenziali come il tipo di alloggio, il pavimento dell’abitazione e tempo di attività “indoor”.



Ricerche più complete confermeranno il legame tra asma e carenza di vitamina D


Secondo gli scienziati che hanno condotto lo studio, questi risultati suggeriscono che la bassa concentrazione nel siero di vitamina D è associata all'asma infantile nei bambini coreani, e la gestione del livello di questo nutriente potrebbe rappresentare un approccio promettente per prevenire l’aggravarsi della malattia. 

Lo studio non ha preso in considerazione l'uso di integratori a base di vitamina D tra i suoi partecipanti, o l'effetto di tali integratori sui livelli di questa vitamina. Per tale motivo, il legame tra il deficit vitaminico e il maggiore rischio di asma infantile dovrà essere approfondita. Come dichiarato dagli stessi autori, infatti, i dati vanno interpretati con prudenza e sarà necessaria una ricerca più completa per esplorare la relazione causale tra livelli di vitamina D e l’asma infantile.   


Fonte: Yu-Ri Kim, Sung Chul Seo, Young Yoo, Ji Tae Choung. “Are children with asthma in South Korea also associated with vitamin D deficiency?” The Korean Society of Environmental Health and Toxicology.