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Omega-3 per le ossa: l'acido alfa-linolenico protegge l'anca

Olio di pesce per le ossa: anche più sane con l'acido alfa-linolenico

L'Omega 3 acido alfa-linolenico (ALA) introdotto attraverso l'alimentazione riduce il rischio di frattura all'anca nella terza età. Lo ha dimostrato uno studio della Tufts University di Boston (Stati Uniti), pubblicato sul Journal of Nutrition. Si tratta del primo studio che esamina nel dettaglio il ruolo degli Omega-3, molecole utili per garantire il benessere delle ossa, sul rischio di fratture all'anca.



Omega-3 per le ossa

La letteratura scientifica è ricca di studi che hanno dimostrato i benefici degli Omega-3 per le ossa. Diverse fonti alimentari di questi acidi grassi, come l'olio di pesce o il pesce stesso, si sono rivelate utili nella prevenzione dell'osteoporosi soprattutto durante l'invecchiamento.    L'assunzione a lungo termine di questi nutrienti può migliorare le caratteristiche strutturali e meccaniche delle ossa. In questa ricerca è stato analizzato nello specifico l'effetto dell'assunzione di diversi Omega-3 sul rischio di incorrere in fratture dell'anca.




Ossa dell'anca: gli effetti specifici

Lo studio ha coinvolto 904 individui di età media pari a 75 anni, tutti partecipanti al Framingham Osteoporosis Study, un progetto sulla salute delle ossa iniziato nel 1987 e finanziato dai National Institutes of Health statunitensi. L'incidenza di fratture all'anca è stata registrata a partire dal momento in cui ciascun partecipante ha completato i primi test ed esami previsti nel progetto, ed è stata monitorata fino al 31 dicembre 2005. I dati così raccolti sono stati messi in correlazione con i livelli di assunzione di Omega-3, di Omega-6 o di pesce. È stato preso in particolare considerazione il consumo degli Omega-3 ALA, EPA (acido eicosapentaenoico), DHA (acido docosaesaenoico) e della combinazione EPA+DHA. L'analisi degli Omega-6 noti ha incluso invece l'acido linoleico e l'acido arachidonico. I ricercatori hanno preso altresì in considerazione il rapporto tra i livelli di Omega-6 e quelli di Omega-3. È emerso che solo la quantità di acido alfa-linolenico introdotto con l'alimentazione è associata al rischio di frattura delle ossa dell'anca sia negli uomini sia nelle donne. In particolare, negli individui che introducono le quantità di ALA più elevate questo rischio è ridotto del 54% rispetto a quanto osservato in chi ne consuma i livelli più bassi. L'acido arachidonico sembra, invece, contrastare le fratture all'anca solo negli uomini.



Prendersi cura delle ossa con un'alimentazione più attenta

Secondo i ricercatori, questi risultati suggeriscono che l'assunzione per via alimentare di acido alfa-linoleico può aiutare a contrastare le fratture delle ossa dell'anca sia negli uomini sia nelle donne. È possibile arricchire la propria dieta di ALA con i seguenti alimenti:

- oli vegetali (olio di colza, olio di semi di lino);

- vegetali a foglia verde;

- legumi (come i fagioli e la soia)

- noci

- tuorlo d'uovo

- carne di cavallo