Sistema nervoso e omega 3 contro ansia e depressione
Delicato e complesso, il sistema nervoso regola molte funzioni del nostro corpo. Leggi come mantenerlo sano e ridurre ansia e depressione con gli Omega-3.
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La depressione in gravidanza, un disturbo che colpisce circa il 16% delle donne incinte, è associato alla carenza di omega-3 nel sangue e all’aumento dell’infiammazione. Al secondo e al terzo mese di gestazione, le donne depresse, rispetto a quelle sane, mostrano minori concentrazioni di EPA e DHA e maggior quantità del TNF-α, una molecola segnale dello stato infiammatorio. La carenza di omega-3 è inoltre correlata a episodi depressivi prolungati, che possono durare anche dopo il parto.
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Ictus: il DHA riduce il danno neuronale!
Una molecola lipidica che deriva dal DHA, chiamata NDP1, è in grado mantenere in vita le cellule danneggiate del cervello e della retina in seguito a ictus o altri disturbi neurodegenerativi e oculari, oltre che di ridurre l’effetto dei radicali liberi dell’ossigeno. Il ruolo di NPD1, infatti, è quello di stimolare la produzione di una proteina in grado di favorire la sopravvivenza cellulare. Approfondire questo meccanismo potrà favorire lo sviluppo di possibili terapie per la cura dell’ictus ischemico e delle degenerazioni della retina.
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L'alimentazione previene ansia e depressione nelle donne
Un’alimentazione ricca di vitamine del gruppo B, omega 3 e antiossidanti aiuta a proteggere la salute e il benessere mentale. Questa relazione è evidente soprattutto nelle donne che seguono fedelmente le linee guida per una sana alimentazione, per le quali è stata riscontrata una possibilità più bassa del 49% di soffrire di ansia e del 45% di depressione, rispetto a quelle che non seguono una dieta salutare. Analogamente, i giovani fino a 40 anni con corrette abitudini alimentari hanno un rischio ridotto di oltre il 50% di essere colpiti dal disturbo d’ansia e da quello depressivo.
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Carenza di EPA e DHA? A rischio depressione
Un nuovo studio rivela che nella popolazione giapponese coloro che hanno le concentrazioni più basse di EPA e DHA nel sangue sono maggiormente soggetti alla depressione. Anche in una nazione che vanta una dieta ricca di pesce, quindi, gli abitanti possono mostrare livelli di omega 3 non sufficienti a prevenire i disturbi dell’umore e necessitano di incrementare il consumo di EPA e DHA. Leggi tutto l'articolo
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Depressione: più pesce, meno rischi!
L’elevato consumo di pesce, da solo o accompagnato da una dieta ricca di frutta, verdura e cereali integrali, è associato a un rischio minore del 17% di soffrire di depressione, rispetto ad un consumo esiguo. Un risultato che fa luce su una relazione ritenuta finora controversa. Tra i meccanismi alla base dell’azione protettiva del pesce ci sarebbe la capacità degli omega-3 di modificare le membrane dei neuroni. Leggi tutto l'articolo
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Schizofrenia: meno casi grazie all'assunzione di omega-3
L’olio di pesce ricco di omega 3 potrebbe prevenire l’insorgenza di disturbi psicotici nei giovani a rischio; in particolare tre mesi di integrazione giornaliera riducono il rischio della progressione in schizofrenia. Questi miglioramenti sembrano inoltre persistere anche a distanza di anni dall’assunzione dei supplementi.
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Deterioramento cognitivo: lo si può combattere con omega-3 e vitamine
Una bevanda contenente 2 grammi di omega 3 insieme a vitamine e sostanze vegetali, tra cui il resveratrolo e la vitamina D, sembra contrastare sia a livello immunitario che biochimico il deficit cognitivo lieve (MCI), bersagliando così anche diversi meccanismi tipici della Malattia di Alzheimer.
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Emorragia intracerebrale: Omega 3 EPA può ridurne i rischi
L'Omega 3 EPA (acido eicosapentaenoico) sembra proteggere dal rischio di emorragia intracerebrale. La sua carenza infatti, così come il basso rapporto tra EPA e Acido Arachidonico, risulta essere un fattore di rischio per questo tipo di ictus, insieme a quelli già noti come l' elevata pressione sanguigna.
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Disturbi del comportamento: la combo omega-3 e vitamina D è un aiuto vincente
La combinazione di Omega 3 e vitamina D migliorerebbe la funzione cognitiva e il comportamento sociale, grazie alla regolazione dei livelli di serotonina. L’ azione sinergica dei due nutrienti potrebbe aiutare a combattere la schizofrenia, il disturbo bipolare e quello da deficit dell’attenzione (ADHD).
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Elaborazione visiva: luteina, zeaxantina e Omega-3 la migliorano
L’ assunzione di zeaxantina, da sola o combinata con luteina e Omega 3, potenzia la velocità di elaborazione visiva di circa il 10 % rispetto al placebo, in soggetti giovani e sani. Sembrerebbe dunque che i due carotenoidi non contribuiscano solo alla salute degli occhi, ma siano in grado di agire anche nelle aree del cervello coinvolte nella visione.
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