Sistema Nervoso

Scoperta la molecola che trasporta il DHA nel cervello

DHA nel cervello: ecco qual è la molecola che la trasporta


Si chiama Mfsd2a ed è la proteina responsabile dell'assorbimento del DHA (acido docosaesaenoico) da parte del cervello. L’ Omega-3 viene catturato e traslocato nell' encefalo, dove si trova in alte concentrazioni, dalla molecola di trasporto che è presente esclusivamente nelle cellule dei vasi sanguigni del sistema nervoso centrale.

È questa la scoperta realizzata da un team di ricercatori della National University di Singapore, e pubblicata sulla prestigiosa rivista Nature.



Il DHA: l’Omega-3 più importante per il cervello


Il DHA è un Omega-3 che si trova principalmente nel pesce grasso e negli oli di origine marina. Esso è essenziale per la crescita del cervello e per lo sviluppo e il mantenimento delle normali funzioni cognitive, ed è l’acido grasso presente in maggior concentrazione nelle membrane dei neuroni. Durante le fasi dello sviluppo embrionale, il DHA materno viene assorbito attraverso la placenta passando dalla madre al feto, negli adulti invece deriva principalmente dagli alimenti assunti con la dieta. Il DHA non può essere sintetizzato nel tessuto nervoso e deve essere importato attraverso la barriera emato-encefalica, ossia la struttura formata da cellule endoteliali strettamente legate intorno ai vasi sanguigni del cervello. Tali meccanismi di assorbimento del DHA sono rimasti finora incompresi.



Una proteina trasporta il DHA attraverso la barriera emato-encefalica


La molecola Mfsd2a è una molecola appartenente alla famiglia delle proteine trasportatrici, che consentono il movimento di alcune sostanze fuori e dentro le cellule. Per chiarire il suo ruolo, il Prof Silver e il suo team hanno causato specifiche mutazioni genetiche in topi da laboratorio, rendendoli incapaci di produrre Mfsd2a. Gli animali senza la proteina mostravano livelli marcatamente ridotti di DHA nel tessuto cerebrale, e una forte perdita delle cellule neuronali nell'ippocampo e nel cervelletto, oltre a deficit cognitivi e a una ridotta crescita dell'encefalo (microcefalia). Inaspettatamente, lo studio ha svelato che Mfsd2a trasporta il DHA in forma di lisofosfatidilcolina, ossia di fosfolipidi che vengono prodotti dal fegato e che circolano in quantità elevate nel sangue. Questa rappresenta una scoperta interessante in quanto finora la lisofosfatidilcolina era considerata tossica per le cellule e il suo ruolo nell’ organismo era poco chiaro.



Il principale meccanismo di uptake e trasporto del DHA


I risultati hanno dimostrato che la mancanza della proteina Mfsd2a aveva notevolmente ridotto il passaggio di DHA, in forma di lisofosfatidilcolina, dal plasma al cervello, dimostrando che Mfsd2a è necessaria per l'assorbimento dell'Omega-3. Lo studio ha consentito di realizzare per la prima volta un modello genetico caratterizzato da carenza di DHA, che permette di studiare gli effetti di questo deficit. Le nuove informazioni ottenute potrebbero favorire lo sviluppo di tecnologie per incorporare più efficacemente il DHA nel cibo. Si potrebbe poi sfruttare il meccanismo per massimizzare gli effetti nutrizionali e incrementare la crescita e le funzioni cerebrali. Questo è importante soprattutto per i bambini nati prematuri che non hanno ricevuto abbastanza Omega-3 durante lo sviluppo fetale. 


Fonte: Long N. Nguyen,Dongliang Ma,Guanghou Shui,Peiyan Wong,Amaury Cazenave-Gassiot, Xiaodong Zhang,Markus R. Wenk,Eyleen L. K. Goh & David L. Silver. “Mfsd2a is a transporter for the essential omega-3 fatty acid docosahexaenoic acid”. Nature 509, 503–506 (22 May 2014) doi:10.1038/nature13241