Degenerazione maculare senile: Omega-3 rendono il cuore più forte negli anziani affetti I supplementi di Omega 3 possono agire positivamente sulla salute cardiaca di pazienti affetti da degenerazione maculare, una patologia degli occhi che si manifesta con l’avanzare dell’età. Questo effetto è però evidente in coloro che non hanno mai avuto patologie cardiovascolari né sofferto di ipertensione in precedenza. Leggi tutto l'articolo
Blog Omega-3
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Gli Omega-3 EPA e DHA aiutano a proteggere il cuore in anziani con degenerazione maculare
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Osteoporosi, gli omega-3 aumentano la massa ossea
Gli Omega 3 combattono l'osteoporosi favorendo la crescita della massa ossea Gli Omega 3 possono aumentare la massa ossea e proteggere dall’osteoporosi. L’assunzione degli acidi grassi EPA (eicosapentaenoico), DHA (docosaesaenoico) e ALA (acido alfa linoleico) in elevate quantità, e la riduzione del rapporto tra Omega-6 e Omega-3, sembrano in grado di preservare la densità dell’osso e ridurre il rischio di fratture. Leggi tutto l'articolo
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La vitamina D potrebbe contribuire al trattamento del tumore al seno
Tumore al seno: la vitamina D potrebbe essere una valida terapia di supporto La vitamina D potrebbe esercitare un ruolo benefico nel trattamento del cancro al seno triplo negativo, una delle forme tumorali più difficili da curare. La vitamina, infatti, sembra in grado di aumentare i livelli di 53BP, una proteina necessaria alla riparazione dei danni al DNA e al controllo della proliferazione delle cellule tumorali. Leggi tutto l'articolo
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Gli Omega-3 possono contrastare la morte cardiaca improvvisa nei pazienti in dialisi
Infarto: gli Omega-3 proteggono dagli attacchi di cuore nei pazienti in dialisi La morte cardiaca improvvisa, la principale causa di decesso nei pazienti sottoposti a dialisi renale, può essere impedita dagli Omega 3. Alti livelli degli acidi grassi polinsaturi di cui è ricco l’olio di pesce, sono infatti associati a una forte riduzione del rischio di morte inattesa per cause cardiache. Leggi tutto l'articolo
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Tumore al seno: la corsa riduce la mortalità nelle donne sopravvissute alla malattia
Sopravvivere al cancro al seno: la corsa è un toccasana per una miglior salute Correre protegge dal cancro al seno più che camminare. In donne operate e sopravvissute al tumore, infatti, la corsa riduce il rischio di mortalità di oltre il 40%. Lo rivela uno studio americano, correggendo dunque le indicazioni delle ricerche precedenti, che raccomandavano un’attività fisica moderata come la camminata. Leggi tutto l'articolo
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La vitamina D rallenta l’andamento della sclerosi multipla
Sclerosi multipla: decorso più lento grazie alla vitamina D La vitamina D può ridurre i sintomi della sclerosi multipla e rallentare la progressione dei danni al sistema nervoso. Sembra che, nelle fasi iniziali della malattia, i pazienti con adeguati livelli di vitamina D nel siero possano sviluppare fino al 57% di lesioni cerebrali in meno, rispetto a quelli con livelli più bassi. Leggi tutto l'articolo
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Tumore al seno: la melatonina potrebbe ridurre la crescita delle cellule cancerose
Cancro al seno: la melatonina potrebbe ridurre il tumore La melatonina, l’ormone coinvolto nella regolazione dei ritmi circadiani, potrebbe rallentare la crescita del tumore al seno del tipo non sensibile agli estrogeni. L' azione antitumorale sarebbe dovuta alla capacità della molecola di bloccare la formazione dei vasi sanguigni, necessari alla proliferazione delle cellule del cancro e alla formazione delle metastasi. Leggi tutto l'articolo
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Gli acidi grassi saturi non sono pericolosi per il cuore?
Acidi grassi saturi: un male per il cuore? Gli acidi grassi saturi sembrano non aumentare il rischio di malattie cardiache e vascolari, e i polinsaturi Omega 3 potrebbero non avere effetto protettivo sulla salute del cuore. Le indicazioni nutrizionali che da anni promuovono il consumo di alimenti ricchi di acidi grassi Omega-3 e sconsigliano quello di grassi saturi, potrebbero essere da rivedere. Leggi tutto l'articolo
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L’ olio di krill può ridurre i trigliceridi nel sangue
Trigliceridi alti? L'olio di krill li abbassa Gli integratori di olio di krill, estratto da minuscoli crostacei del Antartico, sono in grado di abbassare la concentrazione dei trigliceridi nel sangue di circa il 10%, in soggetti con trigliceridemia alta. Leggi tutto l'articolo
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L'estratto del krill potrebbe rallentare l’invecchiamento cellulare
Estratto di Krill: nuovo rimedio antiage? I supplementi a base di Krill, un’insieme di minuscoli crostacei marini, potrebbero aiutare a prevenire l’invecchiamento. Nei topi, infatti, la polvere di questi organismi dell’Antartico sembra contrastare la perdita di peso e di energia che si manifestano con l’avanzare dell’età. Un’azione dovuta alla regolazione di importanti processi metabolici. La scoperta, pubblicata sul Journal Of Functional Foods, è stata realizzata da un gruppo di ricercatori dell’Università di Bergen, in Norvegia. Leggi tutto l'articolo
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