Decessi per cause vascolari, infarti non fatali e rivascolarizzazione coronarica: sono alcuni dei gravi eventi cardiovascolari di cui è possibile ridurre il rischio grazie agli Omega 3. La conferma da un nuovo studio che ne prova nuovamente l'efficacia.
Il legame tra assunzione di Omega 3 e riduzione dei rischi per la salute del cuore è reale. A confermare l'efficacia protettiva di questi acidi grassi sono i risultati dello studio REDUCE-IT (Reduction of Cardiovascular Events with EPA Intervention Trial) resi pubblici da Amarin Corporation plc, azienda farmaceutica dedicata allo sviluppo di soluzioni per il miglioramento della salute cardiovascolare.
I risultati dettagliati di REDUCE-IT saranno presentati il prossimo 10 novembre a Chicago (Stati Uniti) durante la Sessione Scientifica annuale dell'American Heart Association. Già qualche giorno fa, però, Amarin ha diffuso la notizia secondo cui lo studio ha dimostrato che l'assunzione di un integratore in grado di fornire 4 grammi al giorno di EPA (l'acido eicosapentaenoico, uno degli Omega 3 necessari all'organismo umano associati a una migliore salute cardiovascolare) è associata a una riduzione del 25% del rischi relativo di trovarsi alle prese con gravi eventi cardiovascolari – in particolare decessi per cause cardiovascolari, infarto del miocardio non fatale, ictus non fatale, rivascolarizzazione coronarica o angina instabile con necessità di ricovero ospedaliero. Leggi tutto l'articolo