Alimentazione

L’uso degli integratori di omega-3 tra gli adulti farebbe risparmiare 13 miliardi all’Unione Europea. Ecco come

Integratori omega 3: un risparmio da oltre 13 miliardi per l’Unione Europea

È di 12,9 miliardi di euro la cifra per la spesa sanitaria che l’Europa risparmierebbe, ogni anno, se tutti i cittadini al di sopra dei 55 anni di età consumassero giornalmente integratori di omega-3. Secondo le previsioni, infatti, nei prossimi 5 anni ci saranno 38 milioni di ricoveri ospedalieri per malattie cardiovascolari che costeranno all’Unione Europa 35.000 euro l’uno. Accanto al ruolo protettivo di EPA e DHA nei confronti del rischio cardiaco emerge quindi anche un vantaggio economico che non potrà essere ignorato dalle politiche europee.

È quanto evidenzia un rapporto commissionato dalla Food Supplements Europe (FSE) un’organizzazione impegnata a garantire che le politiche dell’Unione Europea tengano conto del ruolo dell’integrazione alimentare sulla salute. Il documento, pubblicato il 10 maggio, è stato condotto dalla società di indagini di mercato Frost & Sullivan.

Omega-3 sul rischio cardiovascolare: effetti confermati da diversi studi

Le malattie cardiovascolari sono un gruppo di patologie del cuore e dei vasi sanguigni, e rappresentano una delle cause di morte più frequenti nei paesi industrializzati. In Italia provocano il 44% di tutti i decessi. le malattie cardiovascolari sono provocate da diversi fattori di rischio, come età, sesso, pressione arteriosa, fumo da sigaretta, diabete e colesterolo alto che contribuiscono al loro sviluppo.

Alcuni di questi fattori predisponenti possono essere modificati osservando uno stile di vita sano, in particolare adottando un’alimentazione povera di grassi saturi e ricca di acidi grassi polinsaturi come quelli contenuti nel pesce. Il consumo regolare di pesce grasso ricco di omega-3 (ad esempio sgombro, salmoni e aringhe) è associato ad un ridotto rischio di malattie cardiovascolari, come dimostrato da numerose ricerche realizzate negli ultimi 30 anni. Studi epidemiologici e clinici dimostrano gli effetti positivi del consumo degli omega-3 EPA e DHA sul rischio di infarto del miocardio, morte per malattie cardiache e ictus.

Il famoso studio italiano “GISSI” è stato condotto su più di 11.000 pazienti sopravvissuti ad infarto del miocardio ed ha dimostrato che in questi soggetti il trattamento con omega-3 era associato ad una riduzione del 10-15% di mortalità per infarto e del 40% di morte cardiaca improvvisa. L'azione esercitata dagli omega-3 nell'organismo previene e contrasta i fattori di rischio cardiovascolare, ad esempio i trigliceridi elevati, l'ipertensione arteriosa, il colesterolo alto e le aritmie. I  meccanismi alla base di questi benefici sono riconducibili ai diversi meccanismi con cui agiscono gli omega-3 EPA e DHA:

  • fluidificano le membrane delle cellule e stimolano il rilasciamento dell’endotelio, il tessuto che riveste i vasi sanguigni, abbassando la pressione arteriosa.
  • regolano l’aggregazione delle piastrine e l’infiammazione limitando la formazione delle placche aterosclerotiche.
  • riducono la suscettibilità del cuore all’aritmia e abbassano il livello dei trigliceridi nel sangue.

Ospedalizzazioni ridotte del 4,8 % e risparmi per i Sistemi Sanitari Nazionali

Al fine di comprendere meglio il valore dell’integrazione con omega-3 per i cittadini europei, la FSE ha incaricato consulenti economici di valutare il risparmio sui costi di assistenza sanitaria che potrebbero derivare dall’uso di supplementi a base di EPA e DHA. Il report realizzato, “The Healthcare Cost Savings of Omega 3 Food Supplements in the European Union”, ha preso in esame i dati di 18 studi clinici e messo in relazione l'uso degli integratori di omega-3 con la riduzione dei costi legati alle malattie cardiovascolari, attribuibili alle ospedalizzazioni e agli interventi chirurgici. Secondo i risultati ottenuti, i ricoveri ospedalieri legati alle malattie cardiovascolari in Europa potrebbero essere ridotti del 4,9% se tutti i cittadini che hanno superato i 55 anni consumassero una dose da 1 grammo di omega-3 EPA e DHA quotidianamente.

Questo comporterebbe un risparmio di 12,9 miliardi di euro all'anno per l’assistenza sanitaria nei vari paesi europei, con un totale, calcolato in 5 anni anni, di 64,5 miliardi di euro.È evidente dunque che delle corrette politiche sull’uso degli integratori di omega-3 potrebbero fare molto per alleggerire l’onere finanziario destinato alla spesa sanitaria. Secondo i dati pubblicati sul report, sono previsti nei prossimi 5 anni, 2016 al 2020, infatti, 38,4 milioni di ricoveri ospedalieri dovuti alle malattie cardiovascolari, tra gli adulti e gli anziani dell’Unione Europea. Circa il 24% della popolazione che ha superato i 55 anni, infatti, affronterà un trattamento ospedaliero per cause cardiache, che costerà all’Europa 34.637 euro a persona, per un totale di svariati trilioni di euro. Un enorme peso sul budget dell’Unione Europea destinato alla salute.

Commentando questi dati, Patrick Coppens direttore degli affari regolatori e scientifici della FSE, ha sottolineato che tali cifre difficilmente potranno essere ignorate dai responsabili politici dell'UE, così come il fatto che la cura della salute possa passare anche attraverso l'integrazione alimentare.

Questo tipo di analisi economica è stata la prima ad essere realizzata in Europa per questo problema e, sempre secondo Coppens, ha rappresentato una novità tra gli argomenti a favore dell’integrazione, in quanto oltre alle prove scientifiche, a volte non sufficienti, evidenzia una convenienza economica molto grande. I benefici sulla salute cardiaca degli omega 3 sono oramai ben documentati, e l’UE ha approvato indicazioni sulla salute che indicano come EPA e DHA siano importanti per il mantenimento dei normali livelli di trigliceridi nel sangue, la pressione sanguigna e la funzione del cuore.

In Europa il 20% della popolazione a rischio consuma integratori di omega-3

I risultati di questa analisi economica permettono di comprendere meglio il potenziale risparmio sui costi di assistenza sanitaria che potrebbe essere realizzato attraverso l’uso di integratori contenenti 1 grammo di EPA e DHA. Va sottolineato che, secondo le stime, il 20% degli europei di età superiore ai 55 anni assume già omega-3 grazie ai potenziali effetti per la salute. Gli integratori di omega-3 sono stati selezionati per questa prima analisi economica del FSE proprio per l’esistenza di prove scientifiche concrete e numerose sulla loro efficacia, ma altri nutrienti potranno essere esaminati nei report futuri.


Meaquor 1000: integratore alimentare ad alto contenuto di omgea-3

Tra i diversi integratori a base di olio di pesce prodotti da U.G.A. Nutraceuticals, che aiutano a mantenere il cuore in salute, Omegor Meaquor 1000 è una fonte altamente purificata e concentrata di acidi grassi omega-3 EPA e DHA. Ogni capsula contiene ben 900 mg di EPA e DHA. È particolarmente indicato per chi è interessato a mantenere livelli normali di trigliceridi e della pressione arteriosa. 


Fonte: HEALTHCARE COST SAVINGS OF OMEGA 3 FOOD SUPPLEMENTS IN THE EUROPEAN UNION. Foods Supplements Europe.