Sistema Cardiovascolare

Studio REDUCE-IT: con integratori di Omega-3 meno 25% di gravi eventi cardiovascolari

Decessi per cause vascolari, infarti non fatali e rivascolarizzazione coronarica: sono alcuni dei gravi eventi cardiovascolari di cui è possibile ridurre il rischio grazie agli Omega 3. La conferma da un nuovo studio che ne prova nuovamente l'efficacia.

Il legame tra assunzione di Omega 3 e riduzione dei rischi per la salute del cuore è reale. A confermare l'efficacia protettiva di questi acidi grassi sono i risultati dello studio REDUCE-IT (Reduction of Cardiovascular Events with EPA Intervention Trial) resi pubblici da Amarin Corporation plc, azienda farmaceutica dedicata allo sviluppo di soluzioni per il miglioramento della salute cardiovascolare. I risultati dettagliati di REDUCE-IT saranno presentati il prossimo 10 novembre a Chicago (Stati Uniti) durante la Sessione Scientifica annuale dell'American Heart Association. Già qualche giorno fa, però, Amarin ha diffuso la notizia secondo cui lo studio ha dimostrato che l'assunzione di un integratore in grado di fornire 4 grammi al giorno di EPA (l'acido eicosapentaenoico, uno degli Omega 3 necessari all'organismo umano associati a una migliore salute cardiovascolare) è associata a una riduzione del 25% del rischi relativo di trovarsi alle prese con gravi eventi cardiovascolari – in particolare decessi per cause cardiovascolari, infarto del miocardio non fatale, ictus non fatale, rivascolarizzazione coronarica o angina instabile con necessità di ricovero ospedaliero.




Omega 3, efficacia confermata da studio di intervento di larga scala


REDUCE-IT è stato condotto da un gruppo internazionale di ricercatori guidato da Deepak Bhatt, docente di medicina all'Harvard Medical School di Boston (Stati Uniti), e ha coinvolto oltre 8 mila pazienti in trattamento con statine (farmaci ampiamente utilizzati per tenere sotto controllo i livelli ematici di colesterolo – importante fattore di rischio cardiovascolare). Dal punto di vista del colesterolo, quindi, i partecipanti potevano considerarsi al sicuro: i livelli di LDL (il cosiddetto colesterolo “cattivo”) erano tenuti nella norma (per la precisione, tra 41 e 100 mg/dl) dalla terapia farmacologica. Si trattava però di pazienti ad elevato rischio cardiovascolare a causa di altri fattori. In particolare, i partecipanti presentavano livelli di trigliceridi alti (tra 150 e 499 mg/dl) associati a un disturbo cardiovascolare, oppure al diabete e almeno un altro fattore di rischio cardiovascolare.  La riduzione del 25% del rischio relativo di gravi eventi cardiovascolari osservata in questo studio, statisticamente significativa, mette a tacere i dubbi sollevati da recenti revisioni degli studi controllati randomizzati sugli effetti degli Omega 3, confermandone 2 limiti:


  • il fatto di non tenere in considerazione il dosaggio giornaliero di Omega 3, a volte al di sotto delle quantità necessarie per poter osservare un effetto significativo;
  • il fatto di non tenere in considerazione il rischio cardiovascolare dei pazienti coinvolti.


Con il suo dosaggio elevato (4 grammi al giorno) e l'accurata selezione dei partecipanti, REDUCE-IT ha permesso di superare queste limitazioni e di riportare in evidenza i benefici degli Omega 3.




Gli Omega 3 e la salute cardiovascolare


L'associazione tra Omega 3 e salute cardiovascolare è noto da diversi decenni. I primi indizi della sua esistenza risalgono agli anni '70 del secolo scorso. All'epoca i ricercatori notarono l'incidenza ridotta di disturbi cardiovascolari tipica delle popolazioni Eschimesi della Groenlandia, caratterizzate da un'alimentazione ricca di fonti di Omega 3 e da un livello particolarmente elevato di questi acidi grassi nelle membrane delle piastrine. Numerose ricerche hanno permesso di accumulare una mole sostanziosa di dati a favore del potenziale ruolo protettivo svolto dagli Omega 3 nei confronti di cuore e arterie. Alla luce di questi dati l'Efsa (l'Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha autorizzato l'utilizzo delle indicazioni sulla salute secondo cui l'EPA e il DHA (l'acido docosaesaenoico, altro Omega 3 associato a benefici per la salute cardiovascolare):


  • contribuiscono a mantenere i livelli di trigliceridi ematici nella norma;
  • contribuiscono a mantenere la pressione sanguigna nella norma;
  • contribuiscono al buon funzionamento del cuore.


Gli studi controllati randomizzati che hanno valutato gli effetti dell'assunzione di Omega 3 sulla salute cardiovascolare hanno però prodotto dei risultati contrastanti. Ciononostante, già prima della conclusione di REDUCE-IT un effetto appariva piuttosto chiaro: la riduzione del rischio di decesso per cause cardiache. I nuovi risultati anticipati da Amarin confermano ulteriormente i benefici degli Omega 3.    


Fonti:  Amarin Corporation plc. https://goo.gl/QvBZPR. 27/09/18 Dyerberg J and Bang HO. Haemostatic function and platelet polyunsaturated fatty acids in Eskimos. Lancet. 1979 Sep 1;2(8140):433-5 European Commission. EU Register of nutrition and health claims made on foods. https://goo.gl/faHW7R. 25/09/18 Maki KC and Dicklin MR. Omega-3 Fatty Acid Supplementation and Cardiovascular Disease Risk: Glass Half Full or Time to Nail the Coffin Shut? Nutrients. 2018 Jul 4;10(7). doi: 10.3390/nu10070864 Maki KC et al. Use of supplemental long-chain omega-3 fatty acids and risk for cardiac death: An updated meta-analysis and review of research gaps. J Clin Lipidol. 2017 Sep - Oct;11(5):1152-1160.e2. doi: 10.1016/j.jacl.2017.07.010 The Goed Current – Breaking News. REDUCE-IT Results: Statistically Significant 25% Risk Reduction in Major Adverse CV Events. 2018 September 24 Immagine:Pixabay