Neonati e Bambini

Il DHA migliora le capacità di lettura e di scrittura in chi soffre di ADHD

ADHD: Omega 3 DHA per migliorare le capacità di lettura e di scrittura

Livelli elevati di Omega 3 DHA (acido docosaesaenoico) nei globuli rossi migliorano la capacità di scrittura e di lettura di ragazzi affetti da sindrome di deficit di attenzione/iperattività (o sindrome ADHD). Uno studio dei ricercatori dell'Australian Technology Network Centre for Metabolic Fitness (Australia) pubblicato sulla rivista Nutritionrileva questa associazione. Per gli autori questa ricerca conferma l'ipotesi che aumentare il consumo di Omega-3 può migliorare l'attenzione, l'alfabetizzazione e i problemi di comportamento in alcuni casi di sindrome ADHD.



Omega-3: un aiuto contro l'ADHD

Gli acidi grassi Omega-3 sono fondamentali per lo sviluppo del sistema nervoso: la loro carenza può essere associata proprio all'ADHD. Alcuni studi hanno dimostrato che l'assunzione combinata di Omega-3 e Omega-6 migliora le capacità cognitive e i disturbi comportamentali di ragazzi affetti da questa sindrome e con difficoltà di lettura, soprattutto in caso di dislessia. Questa nuova ricerca ha analizzato ulteriormente questo aspetto somministrando Omega-3 a 90 ragazzi di età compresa tra i 9 e i 12 anni affetti da disturbi ADHD. I partecipanti sono stati suddivisi in 3 gruppi:

  • il primo ha ricevuto 4 capsule al giorno di un olio ricco di Omega-3 EPA (acido eicosapentaenoico), per un totale di 1.109 milligrammi di EPA e 108 milligrammi di DHA;
  • Il secondo ha invece ricevuto capsule ricche di DHA, per un totale di 264 milligrammi di EPA e 1.032 milligrammi di DHA al giorno;
  • il terzo ha assunto ogni giorno 1.467 milligrammi di acido linoleico (un Omega-6).



Un ruolo esclusivo per EPA e DHA

I ricercatori dopo 4 mesi hanno osservato un miglioramento nella capacità di lettura solo nei ragazzi in cui i livelli di DHA presente nei globuli rossi erano aumentati. Non solo: i genitori di questi bambini hanno riferito che il comportamento oppositivo, tipico di chi è affetto da questa sindrome, era più contenuto. I benefici dell'aumento dei livelli di DHA sono risultati particolarmente elevati nei ragazzi con difficoltà di apprendimento. Questi bambini riuscivano infatti a leggere e a scrivere meglio e avevano minori problemi di attenzione. I loro genitori hanno osservato anche una riduzione dei comportamenti oppositivi, dell'iperattività e più in generale dei sintomi dell'ADHD. Gli effetti dell'assunzione di EPA non sono stati invece gli stessi: maggiori livelli di questo Omega-3 nei globuli rossi hanno migliorato gli stati d'ansia e la timidezza. Per gli autori questi risultati suggeriscono che EPA e DHA abbiano entrambi un effetto benefico, ma distinto.



La necessità di una conferma

I ricercatori hanno commentato i risultati ottenuti sottolineando che la discordanza tra i dati presenti nella letteratura scientifica porta ad ipotizzare che per ottenere benefici significativi è importante prestare attenzione alla dose di Omega-3 somministrati. Ciò che sembra ormai sicuro è che i bambini che soffrono di ADHD, e allo stesso tempo hanno difficoltà a leggere e a scrivere, potrebbero trarre beneficio dall'assunzione di questi acidi grassi.  




Fonte: 

1. Milte CM, Parletta N, Buckley JD, Coates AM, Young RM, Howe PR, “Eicosapentaenoic and docosahexaenoic acids, cognition, and behavior in children with attention-deficit/hyperactivity disorder: A randomized controlled trial”, Nutrition. 2012 Jun;28(6):670-7. Epub 2012 Apr 25