Speciali Omega-3

L'infiammazione si combatte con gli Omega-3 di origine marina

Omega 3 ed infiammazione: ecco come l'olio di pesce disinfiamma l'organismo

Gli Omega 3 di origine marina possono ridurre la concentrazione nel circolo sanguigno delle molecole segnale dell’infiammazione, come la proteina C reattiva, l’interleuchina  6 e il fattore di necrosi tumorale. Questo suggerisce che gli integratori a base di DHA (acido docosaesaenoico ) e EPA (acido eicosapentaenoico) potrebbero essere usati per prevenire le infiammazioni legate a patologie croniche.

È il risultato di uno studio di meta analisi condotto dai ricercatori della Zhejiang University di Hangzou (Cina), e pubblicato recentemente su PlosOne.



Omega-3 contro l’ infiammazione 

Da molti anni è nota l’azione antinfiammatoria degli Omega-3. L’EPA e il DHA, di cui è ricco l’olio di pesce, sono infatti i precursori di molecole che riducono i processi infiammatori. L’infiammazione è una reazione di difesa dell’organismo a lesioni o infezioni. Una risposta eccessiva però può essere responsabile di varie condizioni patologiche. Vari studi hanno dimostrato che l'infiammazione è associata a numerose malattie croniche, come quelle cardiovascolari, il diabete, e patologie autoimmuni come l’artrite reumatoide. Il processo infiammatorio prevede l’ aumento della produzione di molecole pro- infiammatorie, quali il fattore di necrosi tumorale α (TNF-α) e l’ interleuchina 6 (IL- 6), e della proteina C- reattiva (CRP) prodotta dal fegato in risposta all’infiammazione.



L’azione dei supplementi di Omega-3 

Per realizzare la meta-analisi, uno studio che analizza le informazioni di altre ricerche, sono stati selezionati 68 trial relativi agli effetti degli Omega-3, per un totale di 4601 partecipanti. Due di questi studi coinvolgevano pazienti affetti da patologie croniche autoimmuni, 48 studi includevano pazienti colpiti da patologie croniche non autoimmuni (a rischio o con diagnosi di patologia cardiovascolare). Uno studio riguardava pazienti con malattie autoimmuni e croniche non autoimmuni. Altri 17 studi interessavano uomini e donne in salute. Tra i trial con soggetti affetti da malattie croniche non autoimmuni, 44 avevano coinvolto pazienti che assumevano supplementi di Omega-3, gli altri 4 riguardavano soggetti che consumavano pesce ricco di acidi grassi polinsaturi. Tutti gli studi riguardanti pazienti con malattie autoimmuni o soggetti sani, prevedevano il consumo di integratori di Omega-3. Un'analisi congiunta di tutti i partecipanti ha dimostrato una significativa associazione tra l’uso di supplementi e la diminuzione dei livelli ematici di CRP e IL-6. Tra quelli con malattie croniche non-autoimmuni era evidente una maggiore riduzione dei livelli di IL-6 e TNF-α, in associazione con una maggiore durata della integrazione. Un andamento simile è stato dimostrato per l’IL-6 nei soggetti sani. I benefici degli Omega-3 tra i pazienti colpiti da patologie croniche non autoimmuni apparivano maggiori nel caso di soggetti non obesi. Analizzando separatamente gli studi in cui i soggetti consumavano pesce come fonte di  Omega-3, è stata trovata un'associazione tra la diminuzione di IL-6 e maggior consumo di prodotti ittici, mentre non diminuivano CRP o TNF-α.



Supplementi di EPA e DHA contro l’infiammazione

Lo studio dimostra che i supplementi di Omega-3 di origine marina riducono i livelli delle molecole indice dell’infiammazione, mostrando un effetto maggiore nei soggetti non obesi. Queste osservazioni suggeriscono ai pazienti colpiti da patologie croniche, il consumo consecutivo e a lungo termine di integratori di Omega-3. I risultati dello studio indicano anche che i supplementi di origine marina potrebbero prevenire le infiammazioni, considerando la significativa riduzione di CRP, IL-6 e TNF-α in soggetti sani.



Fonte: Kelei Li, Tao Huang,Jusheng Zheng,Kejian Wu,Duo Li “Effect of Marine-Derived n-3 Polyunsaturated Fatty Acids on C-Reactive Protein, Interleukin 6 and Tumor Necrosis Factor α: A Meta-Analysis”: February 05, 2014DOI: 10.1371/journal.pone.0088103