Alimentazione

Obesità: la vitamina D aiuta a combattere l’infiammazione

Obesità: vitamina D un aiuto contro l'infiammazione


Nelle donne obese o in sovrappeso l’assunzione giornaliera di vitamina D è associata alla riduzione della proteina C reattiva (CRP), una molecola segnale dell’infiammazione cronica. Tale effetto risulta evidente però solo se la vitamina viene assunta in forma di supplementi. 

Lo riporta uno studio pubblicato sull’ American Journal of Clinical Nutrition e condotto dai ricercatori della School of Pubblic Health di Seattle (USA).



Vitamina D e infiammazione


L’infiammazione è una reazione naturale e protettiva dell’organismo in risposta a un danno. Quella cronica,di maggiore durata, è dovuta a una super-espressione o alla mancanza di regolazione dei normali meccanismi protettivi. Il legame tra infiammazione e malattie croniche è stato confermato dall’identificazione di molecole tipiche infiammatorie, tra queste la proteina C-reattiva che sembra aumentare il rischio di malattie coronariche. La vitamina D esiste in due forme: la D2 o ergocalciferolo, e la D3 o colecalciferolo, essa svolge molti ruoli oltre a quello ben noto di regolazione del metabolismo osseo. I recettori che legano la vitamina sono stati individuati in più di 30 tipi di cellule, incluse quelle adipose. La carenza di vitamina D sembra associata anche all’ obesità, oltre che all' inasprimento di condizioni come debolezza muscolare, fratture, malattie autoimmuni e alcuni tipi di cancro e diabete.



La CRP diminuisce nelle pazienti che assumono vitamina D


Lo studio è stato condotto su 218 donne in sovrappeso o obese, tra i 50 e i 75 anni di età, in fase di perdita di peso grazie a un regime dietetico. Una parte di esse ha assunto per un anno una dose giornaliera di 50 microgrammi di vitamina D3, un'altra parte un placebo. I risultati delle analisi, dopo il trattamento, hanno dimostrato che non c’era differenza tra i due gruppi riguardo la perdita di peso, la circonferenza dei fianchi e la percentuale di grasso corporeo, a dispetto di studi precedenti. La CRP invece era ridotta del 46% nelle donne che avevano assunto correttamente e costantemente il supplemento e solo del 25% in quelle che avevano ricevuto il placebo.



Un trial da approfondire con studi ulteriori


L’integrazione con vitamina D3 nella fase di perdita di peso non sembra influenzare l’andamento di quest’ultima, ma è in grado di apportare benefici rispetto al placebo e ridurre la molecola segnale dell’infiammazione. In questo studio però una parte delle partecipanti non ha aderito correttamente alla terapia, diminuendo la solidità dei risultati osservati. Gli studi futuri per testare l’azione della vitamina D dovranno ottimizzare e favorire l’aderenza dei soggetti alle indicazioni sperimentali. Le somministrazioni dovrebbero essere settimanali, i soggetti dovrebbero riempire un diario, essere contattatati telefonicamente e monitorati con visite più frequenti.



Fonte: Caitlin Mason, Liren Xiao, Ikuyo Imayama, Catherine Duggan, Ching-Yun Wang, Larissa Korde, and Anne McTiernan “Vitamin D3 supplementation during weight loss: a double-blind randomized controlled trial” March 12, 2014, doi: 10.3945/ajcn.113.073734 Am J Clin Nutr May 2014ajcn.073734