Alimentazione

Come gli Omega-3 riducono l'infiammazione del tessuto adiposo associata all'obesità

Obesità: meno infiammazioni con gli Omega 3

Gli Omega 3 contrastano l'infiammazione del tessuto adiposo causata dall'obesità. Lo dimostra uno studio dell'University of Manitoba di Winnipeg (Canada), i cui ricercatori hanno valutato l'effetto dell'assunzione di olio di semi di lino sulle cellule di grasso dei ratti. I semi di lino sono ricchi di Omega-3 ALA, acido alfa-linolenico. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Cytokine1.


Obesità e infiammazione

L'obesità non è solo un problema estetico. Le conseguenze dell'eccessivo accumulo di grasso riguardano infatti anche organi indispensabili per la vita, soprattutto quelli dell'apparato cardiovascolare. Obesità e sovrappeso sono associati ai seguenti fattori:

  • pressione alta
  • malattie cardiache
  • diabete
Queste condizioni possono altresì portare allo sviluppo di diverse patologie nonché vari stati di malessere fisico:
  • difficoltà respiratorie;
  • problemi alle ossa e alle articolazioni;
  • disfunzioni del fegato;
  • maggiore sensibilità alle infezioni;
  • aumento del rischio di tumori, soprattutto nelle donne, dove i chili di troppo aumentano la probabilità di sviluppare il cancro al seno e quello all'ovaio.

Più in generale, l'obesità altera il metabolismo. Il sistema immunitario contribuisce a questo fenomeno: le cellule infatti possono migrare nel tessuto adiposo, dove promuovono l'infiammazione. In questa situazione anche le cellule del tessuto adiposo smettono di funzionare correttamente, aumentando di dimensioni e variando la quantità e il tipo di molecole prodotte.


Perché gli Omega-3 possono essere utili?

Diversi studi hanno dimostrato che gli Omega-3 riescono a contrastare efficacemente l'infiammazione. Il salmone e lo sgombro (e il pesce grasso in generale) nonché prodotti vegetali come i semi di lino sono ricchi di questi acidi grassi. La maggior parte delle ricerche si è concentrata sui benefici dell'assunzione dei 2 principali Omega-3 di origine marina:

  • EPA (acido eicosapentaenoico)
  • DHA (acido docosaesaenoico)

Gli autori di questo studio hanno invece analizzato le potenzialità dell'ALA, l'Omega-3 tipico del mondo vegetale.


Anche l'olio di semi di lino combatte l'infiammazione

La ricerca ha dimostrato che arricchire l'alimentazione di ratti obesi con olio di semi di lino, un supplemento ricco di ALA, riduce la dimensione delle cellule di grasso e i livelli di diverse molecole associate all'infiammazione. Dopo 8 settimane di assunzione continuativa di ALA, gli adipociti dei ratti erano più piccoli del 17% rispetto a quelli di animali obesi che non avevano ricevuto Omega-3:

  • i livelli di MCP-1, una molecola che “attira” alcune cellule del sistema immunitario, erano 5 volte più bassi nel tessuto adiposo;
  • i livelli di IL-10, un'altra sostanza associata all'infiammazione, era ridotta del 72%.

Il risultato più eclatante riguarda però TNF-alfa, molecola cruciale nei processi infiammatori. Nel tessuto adiposo dei ratti che avevano ricevuto ALA, i suoi livelli erano dell'80% più bassi rispetto agli altri topi e simili a quelli degli animali non obesi. Infine, le concentrazioni di IL-10 e TNF-alfa, altre 2 molecole associate all'infiammazione, erano ridotte del 72 e dell'80%. Questa capacità di migliorare il funzionamento degli adipociti suggerisce che l'assunzione di olio di semi di lino potrebbe migliorare la salute degli individui obesi.  



Fonte 

1. Baranowski M, Enns J, Blewett H, Yakandawala U, Zahradka P, Taylor CG, “Dietary flaxseed oil reduces adipocyte size, adipose monocyte chemoattractant protein-1 levels and T-cell infiltration in obese, insulin-resistant rats”, Cytokine. 2012 May 14.