Omega-3 per le affezioni asmatiche dei bambini

Il ruolo degli Omega-3 nel trattamento dell'asma non deve sorprendere. Infatti le proprietà antinfiammatorie dell'acido eicosapentaenoico (EPA) sono note da tempo.

Questo Omega-3 interviene a vari livelli nella cascata infiammatoria che si attiva nelle vie respiratorie in caso di asma. In particolare, l'EPA riduce la formazione di acido arachidonico e di alcuni leucotrieni (molecole coinvolte nell'infiammazione) e, inoltre, limita la produzione delle immunoglobuline E, un tipo di anticorpo prodotto durante le reazioni allergiche.

 

Asma e alimentazione, il ruolo degli Omega-3

Ma le prime chiare dimostrazioni dell'efficacia degli Omega-3 nel contrastare l'asma in età pediatrica risalgono al 1996, quando i ricercatori della Curtin University of Technology di Perth (Australia) hanno dimostrato che nei bambini in età scolare il consumo di una porzione di pesce, cibo ricco di Omega-3, a settimana è associato ad una minore incidenza dei sintomi dell'asma.

Più recentemente questi dati sono stati confermati da un'altra ricerca della stessa università. I dati riguardanti i bambini a cui è stata diagnostica l'asma all'età di 8 anni hanno, infatti, dimostrato che questi avevano un'alimentazione caratterizzata da un elevato rapporto tra acidi grassi Omega-6 e Omega-3, quindi povera di questi ultimi.

 

Asma nei bambini: Omega-3 come arma

I benefici osservati nel caso di una dieta ricca in Omega-3 sono ottenibili anche assumendo integratori alimentari a base di questi acidi grassi.

Infatti i ricercatori della Jikei University School of Medicine di Tokyo (Giappone) hanno dimostrato che l'assunzione di olio di pesce migliora la sintomatologia nei bambini che soffrono di asma bronchiale.

Non solo: lo studio ha rilevato anche una diminuzione della reattività delle vie respiratorie.

I risultati descritti sono raggiungibili se i piccoli assumono per 10 mesi 84 mg di EPA e 36 mg di DHA (acido docosaesaenoico) al giorno. Queste quantità corrispondono, rispettivamente, a 17,0-26,8 e 7,3-11,5 mg per kg di peso corporeo.

 

Prevenire l'asma nel pancione

In uno studio successivo i ricercatori dell'University of Western Australia di Perth (Australia) hanno dimostrato che l'assunzione di EPA e DHA durante la gravidanza riduce i livelli serici delle molecole associate all'infiammazione nei neonati.

Risultati simili sono stati ottenuti dagli esperti del Children's Hospital at Westmead di Sydney (Australia), che hanno arricchito di olio di pesce concentrato la dieta di donne a rischio di partorire bambini asmatici.

Una volta nati i bambini, anche la loro alimentazione è stata arricchita di olio di pesce concentrato e, all'età di 18 mesi, i livelli di Omega-3 sono stati valutati tramite un'analisi del sangue.

Ne è emerso che maggiori livelli di questi acidi grassi correlano con meno problemi respiratori e meno attacchi di tosse durante la notte. Inoltre un aumento degli Omega-3 corrisponde ad una minore necessità di ricorrere all'uso di farmaci broncodilatatori.

 

Dall'asma alla dermatite atopica

Gli studi sulla somministrazione degli Omega-3 nel corso della gestazione hanno evidenziato anche altri benefici di questi acidi grassi per la salute del bambino.

L'analisi dei sintomi della dermatite atopica ha, infatti, dimostrato che anche questo disturbo viene contrastato se la mamma fornisce al bimbo un'adeguata quantità di Omega-3 già dentro nel pancione.

Risultano, quindi, evidenti le potenzialità degli Omega-3 nel trattamento dell'asma e della dermatite atopica in età pediatrica.