Perchè sono importanti i coralli?

I coralli svolgono un ruolo cruciale nell'ecosistema marino. Essi rappresentano un rifugio dai predatori e un luogo di riproduzione e sviluppo per numerosi pesci e altre creature marine. Per queste ragioni sono fondamentali per la vita marina nelle regioni tropicali.

Le barriere coralline hanno un impatto diretto sulla sopravvivenza di milioni di persone in tutto il mondo attraverso la pesca, e inoltre, offrono una protezione costiera più efficace di qualsiasi struttura artificiale realizzata dall'uomo contro mareggiate e tsunami.

 

    Cosa sono i coralli?

    I coralli sono delle strutture calcaree formate dagli animali, molto piccoli imparentati con delle meduse, chiamati polipi dei coralli.

    Questi, per proteggersi, secernono una struttura calcarea che appare come una roccia.

    I polipi dei coralli vivono in simbiosi con delle alghe microscopiche chiamate zooxanthelle.

    Si aiutano a vicenda: le alghe fanno la fotosintesi e producono zuccheri e altre sostanze che vengono utilizzate dai polipi dei coralli per nutrirsi, in cambio, ottengono la protezione grazie alla struttura calcarea.

    Cosa sono le barriere coralline?

    I polipi dei coralli molto spesso formano delle colonie, si accrescono uno accanto all'altro, e creano quelle che vengono chiamate le barriere coralline. La più grande barriera corallina è quella australiana, che si può vedere addirittura dallo spazio.
    Le barriere coralline sono importantissime, infatti, seppur ricoprano solo lo 0,3% della superfice dei mari danno supporto a circa il 25% della vita marina globale.

    Dove si trovano le barriere coralline?

    Principalmente nelle fasce tropicali ed equatoriali, questo perché ci sono delle condizioni fisico ambientali idonee per la loro crescita:

    • La temperatura sempre superiore ai 20 gradi ma mai troppo alta.

    • Un certo grado di salinità, trasparenza dell'acqua e luminosità.

Cosa sta succedendo oggi nella barriera corallina e perché?

Ad oggi questa importante parte della biodiversità marina è
a rischio. Attualmente, si stima che:

• Il 24% è a rischio elevato di collasso

• Il 26% è a rischio di collasso a lungo termine a causa delle attività umane.

Se l'attuale tendenza continua, il 70% delle barriere coralline del mondo
potrebbe essere distrutto entro il 2050. Le ragioni sono molteplici.

INNALZAMENTO TEMPERATURA

L’innalzamento delle temperature medie degli oceani porta alla morte dei coralli. Le zooxanthelle, le alghe che danno il tipico colore ai coralli e li aiutano a assorbire le sostanze nutritive, abbandonano la struttura calcarea causando un fenomeno chiamato "sbiancamento dei coralli" e portandoli alla morte.

ACIDIFICAZIONE DELLE ACQUE

L'acidificazione degli oceani dovuta alla decrescita del valore del pH oceanico, causato dall'assunzione di anidride carbonica di origine antropica dall'atmosfera, crea un ambiente ostile per i coralli.

SFRUTTAMENTO DELLE RISORSE ACQUATICHE

La pesca non sostenibile, come la pesca a strascico, e la raccolta di risorse acquatiche per gioielli o scopi ornamentali porta al deterioramento delle barriere coralline. In particolar modo le reti vaganti si depositano sui fondali ricoprendo i coralli e causandone la morte.

URBANIZZAZIONE INDUSTRIALIZZAZIONE E TURISMO

Le attività ricreative, come le immersioni, e l'uso di creme solari non sostenibili, che disperdono sostanze tossiche per l'ecosistema marino, creano ambienti ostili per la proliferazione dei coralli.

MALATTIE E SPECIE INVASIVE

Anche i coralli, come le altre specie viventi, sono soggetti a malattie che possono causarne la morte. Inoltre, nelle barriere coralline, sono presenti anche specie invasive, come il pesce leone, responsabili della riduzione delle popolazioni di coralli.

Cosa si può fare?

  • Protezione degli Habitat Istituire aree marine protette per proteggere siti, risorse e habitat.
  • Coral restoration
    Ricostruire le barriere coralline attraverso il trapianto e manutenzione di nuovi coralli in aree degradate.
  • Progetti di conservazione
    Supportare centri specializzati nella ricostruzione e protezione dei coralli.
  • Acquisti sostenibili
    Scegliere prodotti certificati come sostenibili, come i prodotti ittici (pesci, crostacei, ecc.), nutraceutici (Omega-3), creme solari, ma anche affidarsi ad operatori turistici sostenibili.
  • Regolamentazione Internazionale
    Le leggi internazionali come la CITES devono essere applicate per controllare il commercio di specie marine minacciate, come i coralli neri e rossi.
  • Sensibilizzazione
    Educare e sensibilizzare il pubblico attraverso campagne e leggi locali e nazionali è essenziale per proteggere le specie in pericolo.

Coral Restoration

Il progetto portato avanti da Omegor e Firend of the Sea ha come obiettivo quello di monitorare e proteggere parte della barriera corallina tailandese.

Monitorare e proteggere è importante perché, essendo i coralli creature viventi, la manutenzione e protezione consente loro di aumentare il tasso di sopravvivenza e di riproduzione naturale. Questo significa che, come conseguenza del monitoraggio e della protezione, il numero di coralli aumenterà.

IL PROGETTO

Sostenibilità

Sin dalla sua fondazione Omegor ha avuto tra i suoi principi cardine quello della sostenibilità. Negli anni ci siamo impegnati nella produzione di prodotti sostenibili che rispettassero l’ecosistema marino evitando pratiche dannose come la pesca a strascico.

In virtù del principio di sostenibilità abbiamo deciso di agire concretamente per salvaguardare la biosfera marina. Prenderci cura dei coralli oggi significa creare un ambiente in cui la fauna marina può proliferare assicurando un ecosistema florido anche per le generazioni future.

Che cos'è Friend of the Sea?

Friend of the Sea certifica che i prodotti provengano solo da attività di pesca conformi ai requisiti di Friend of the Sea per la pesca sostenibile, tra cui:

• una buona gestione della pesca;

• attrezzi da pesca selettivi;

responsabilità sociale.

Da diversi anni, Friend of the Sea si impegna in iniziative volte a preservare le specie marine e gli habitat vulnerabili, contribuendo ad aumentare la sensibilità sul fatto che molte azioni umane, come la pesca eccessiva, la distruzione degli ambienti naturali, l'inquinamento, la caccia alle balene e altre questioni, influiscono negativamente sulla preziosa vita marina e sugli ecosistemi.