Alimentazione

Omega-3: uomini e donne sono uguali?

Omega-3 e prevenzione della trombosi: DHA per le donne e EPA per gli uomini?

Che gli uomini e le donne non siano uguali non è una novità. E non l'hanno scritto e cantato solo poeti e cantautori. Ora anche la scienza ha voluto dire la sua sull'argomento con una ricerca che ha studiato i differenti effetti di due tipi di acidi grassi, EPA e DHA, sul sistema cardiocircolatorio di uomini e donne.

La trombosi e le malattie legate al mal funzionamento del sistema cardiocircolatorio, sono tra la più diffuse nei paesi occidentali. I fattori scatenanti di queste patologie sono noti: fumo, alimentazione ricca di grassi, poco movimento fisico, vita sedentaria.

Se questo tipo di malattie colpiscono più o meno in egual misura uomini e donne, lo studio, pubblicato sul Journal of Nutrition, evidenzia differenze nell’efficacia di alcuni tipi di Omega-3 nella prevenzione della trombosi, a seconda del sesso del paziente.

L'assunzione di acidi grassi è da sempre consigliata per diminuire il rischio di malattie cardiovascolari: trombosi, infarto, ictus. Diversi studi dagli anni '70 in poi hanno già stabilito che l'assunzione di Omega-3 aiuta a fluidificare il sangue e a contrastare quindi l'addensamento e la formazione di trombi, coauguli e a mantenere la pressione sanguigna a livelli normali, ma potrebbero esserci delle differenze di effetto tra pazienti maschi e femmine.

Lo studio, condotto da un equipe di ricercatori della Univesrity of Newcastle in Australia, è stato condotto su 94 tra uomini e donne a cui sono state somministrate dosi di EPA o DHA e sostanze placebo. Se l'assunzione di Omega-3 non differenziati per uomini e donne ha portato a una diminuzione dei fattori di rischio del 12%, con l'assunzione specifica di EPA per gli uomini e DHA per le donne, la diminuzione dei fattori di rischio è salita la 18% per entrambi i sessi.

Oggi questa ricerca fa un passo avanti e analizza la differente reazione di uomini e donne all'assunzione di differenti tipi di acidi grassi. Per la precisione, l'EPA ridurrebbe i livelli di addensamento piastrinico negli uomini, mentre il DHA nelle donne.

Troppo presto per le conclusioni?

Naturalmente lo studio era su un campione limitato e le effettive conclusioni saranno in seguito da verificare, ma come sempre vi terremo informati sui nuovi sviluppi!

Nonostante l'entusiasmo dei ricercatori australiani, il Dott. Rice, vice presidente della Global Organization for EPA and DHA, frena gli entusiasmi: “Anche se i risultati ottenuti da questa ricerca sono realistici, penso sia troppo presto per arrivare a concludere che i disturbi trombotici possano avere qualche beneficio con l'assunzione specifica di EPA per gli uomini e DHA per le donne.” Secondo il Dott. Rice infatti il campione analizzato è numericamente non affidabile. Restiamo in attesa di nuovi riscontri e analisi sull'argomento per tenervi costantemente aggiornati.

Fonte: Journal of Nutrition