Semi di lino ricchi di Omega-3 proteggono polmoni da raggi X
Semi di lino: questi Omega 3 vegetali proteggono i polmoni dai raggi X
I semi di lino, ricchi di Omega 3 e di antiossidanti, potrebbero essere utili per aumentare l'efficacia delle terapie basate su trattamenti con raggi X al torace. Lo suggerisce uno studio condotto sui topi da un gruppo di ricercatori coordinato da Melpo Christofidou-Solomidou, del dipartimento di medicina dell'Università della Pennsylvania (Filadelfia, Usa), pubblicato su Cancer Biology anche Therapy. Secondo i ricercatori, assumere questi semi prima del trattamento aumenta la resistenza dei tessuti polmonari alle radiazioni.
Semi di lino, una fonte di antinfiammatori e di antiossidanti
I semi di lino sono fonti alimentari di Omega-3, acidi grassi essenziali dalle forti proprietà antinfiammatorie. Al loro interno sono contenute anche molecole note con il nome di lignani, che invece hanno proprietà antiossidanti. Christofidou-Solomidou e colleghi hanno deciso di testare le loro potenzialità nel proteggere i tessuti dall'effetto dannoso dei raggi X, con cui vengono trattati i pazienti affetti da cancro ai polmoni. Infatti il 30% degli individui che deve essere trattato con raggi X a causa di un tumore ai polmoni riporta significativi danni ai tessuti sani dopo la terapia. Nel 10-15% dei casi la radioterapia causa un danneggiamento dei polmoni anche negli individui affetti da altre forme di cancro localizzate nel torace. Questo effetto collaterale è dovuto principalmente allo stress ossidativo e all'infiammazione scatenate dalle alte dosi di radiazioni necessarie per rendere efficace la terapia. Per evitare i danni dovrebbe essere ridotta la dose di raggi X utilizzata. In alternativa il trattamento potrebbe essere abbinato alla somministrazione di un agente radioprotettivo. Tuttavia, prima di questa ricerca nessuno aveva valutato la possibilità che questa protezione potesse derivare dagli Omega-3 e dai lignani presenti nei semi di lino.
Lo studio
Gli autori hanno suddiviso i topi in 2 gruppi:
- la dieta del primo gruppo è stata addizionata con il 10% di semi di lino;
- gli altri animali hanno ricevuto un'alimentazione identica, ma priva del supplemento.
Dopo 3 settimane tutti i topi sono stati trattati al torace con la stessa dose di raggi X. Dopo 24 ore, solo negli animali che avevano assunto semi di lino è stata osservata una riduzione dell'espressione di alcune molecole associate allo stress ossidativo. Questo effetto, spiegano i ricercatori, è dovuto all'azione dei lignani. Infatti la somministrazione di queste molecole a cellule coltivate in laboratorio ha ridotto la produzione dei fattori responsabili dello stress ossidativo generate dalle radiazioni. L'azione antinfiammatoria degli Omega-3 ha, invece, permesso di ridurre i livelli delle cellule dell'infiammazione nei tessuti polmonari 4 mesi dopo il trattamento. Infine, la somministrazione dei semi di lino ha protetto i polmoni dalla fibrosi.
Protezione sì, ma solo per i tessuti sani
I ricercatori sottolineano il fatto che i semi di lino esercitano un'azione protettiva solo sui tessuti sani del polmone. Infatti, quando sono state iniettate cellule di tumore polmonare nei topi, l'assunzione del supplemento non le ha risparmiate dall'effetto dei raggi X. Per tutti questi motivi i semi di lino potrebbero essere un valido aiuto per aumentare l'efficacia della radioterapia.