Donna in Salute

Allattamento, integratori di DHA fondamentali per mamme vegane

Se ben bilanciata, un’alimentazione vegana è assolutamente compatibile con l’allattamento. Alcuni nutrienti devono però essere assunti sotto forma di integratori. Fra di essi è incluso il DHA, fondamentale per lo sviluppo del cervello e della vista del neonato.

 

Quando si parla di cibi ricchi di Omega 3 vengono stilati elenchi che includono praticamente sempre anche cibi di origine vegetale, in particolare le noci. Per questo chi segue un’alimentazione vegana (o non include nella sua alimentazione il pesce, fonte di Omega 3 di origine animale) può tendere a non preoccuparsi di non assumerne abbastanza.

 

La realtà, però, è un’altra. Perché gli Omega 3 che si trovano nelle noci e negli altri vegetali terrestri non sono gli stessi che si possono assumere grazie al pesce e ad altre fonti di origine marina – e questo fa sì che in alcune circostanze una mancata integrazione possa comportare conseguenze indesiderate.

 

Gli Omega 3 e l'allattamento

 

Una di queste circostanze è l'allattamento al seno. Il problema può essere osservato da due punti di vista differenti:

 

  • quello della mamma, che durante la gravidanza potrebbe aver consumato fino al 50% delle sue scorte di uno degli Omega 3 biologicamente attivi (l'acido docosaesaenoico, più comunemente noto con l'acronimo DHA) e che potrebbe impiegare fino a 6 mesi per poterle ristabilire;
  • quello del lattante, che ogni giorno assume con il latte materno da 13 a 26 mg di DHA.

 

Ma da qualunque punto di vista lo si guardi, la soluzione a questo problema è la stessa: la mamma deve assumere abbastanza DHA da evitare carenze e da produrre latte che ne contenga quantità sufficienti a soddisfare il fabbisogno del/lla suo/a bambino/a. Quest'ultimo/a lo utilizzerà per costruire le membrane delle sue cellule, in particolare nel sistema nervoso centrale e nella retina; ciò significa che attraverso un'alimentazione adeguatamente ricca di DHA la mamma che allatta al seno contribuisce a garantire al/lla suo/a bambino/a il miglior sviluppo e il miglior funzionamento del suo cervello e della sua vista.

 

Il DHA nell'alimentazione vegana

 

Nell'alimentazione vegana (che, di per sé, non costituisce una controindicazione all'allattamento al seno) le fonti di Omega 3 non apportano DHA ma il suo precursore, l'acido alfa-linolenico (ALA). L'organismo umano possiede gli strumenti per convertire l'ALA in DHA, ma lo fa con un'efficienza molto bassa (secondo la letteratura scientifica, inferiore, in media, al 5%); per di più deve utilizzare questi strumenti anche per produrre i grassi polinsaturi Omega 6 a partire dal loro precursore, l'acido linoleico, di cui le diete occidentali moderne sono molto più ricche rispetto all'ALA.

 

Al momento l'integrazione con DHA non è consigliata a tutte le persone vegane o che non mangiano pesce. I risultati di uno studio pubblicato su Nutrients da un gruppo di ricercatori   dell'Ospedale Universitario “12 Ottobre” di Madrid (Spagna) suggeriscono però che l'assunzione di integratori da parte delle donne che seguono un'alimentazione di questo tipo sia indispensabile proprio durante l'allattamento al seno.

 

Il DHA nel latte delle mamme vegane

 

Gli autori dello studio hanno confrontato l'assunzione giornaliera di DHA e i livelli di quest'ultimo nel latte prodotto da donne onnivore e da donne vegane o vegetariane che non mangiassero né carne né pesce. Il protocollo ha previsto che le partecipanti annotassero per 5 giorni consecutivi tutto ciò che mangiavano e gli integratori che assumevano e che al sesto giorno conservassero tutto il latte che riuscivano a “tirare” da un seno in un'occasione.

 

Ne è emerso che le mamme vegane o vegetariane assumevano moto meno DHA (110 mg al giorno) rispetto a quelle onnivore (380 mg al giorno) e che il DHA nel latte delle mamme vegane o vegetariane era meno della metà di quello presente nel latte delle mamme onnivore (0,15% rispetto a 0,33%).

 

«Le più importanti differenze fra il latte dei due gruppi sono state trovate nella distribuzione di fosfolipidi e nel profilo di acidi grassi, in accordo con la significativa differenza nel tipo e nella quantità di grassi nelle diete vegetariane descritta in altri studi e che il nostro studio conferma», spiegano gli autori. «Per quanto riguarda gli acidi grassi essenziali», proseguono, «il gruppo Veg ha mostrato significativi lati negativi, dovuti a un apporto insufficiente di DHA e EPA [l'altro Omega 3 biologicamente attivo, ndr], e un apporto di acidi grassi Omega 3 basso rispetto a quello di Omega 6».

 

Come ricordato dagli stessi autori di questo studio, il contenuto di DHA del latte materno dovrebbe essere pari ad almeno allo 0,30%, una quota doppia rispetto a quella rilevata dalle loro analisi. Per di più, i loro risultati sono in linea con quelli di un altro studio sul tema, pubblicato nell'ormai lontano 1992 su The Journal of Pediatrics da due ricercatori del King's College di Londra (Regno Unito).

 

DHA in allattamento: quali integratori scegliere?

 

Non sembrano quindi restare dubbi sulla necessità, per le donne che escludono dalla loro alimentazione il pesce, di assumere integratori di DHA durante l'allattamento. Peraltro, l'efficacia delle strategie basate sull'integrazione per supplire alla carenza di nutrienti nell'alimentazione della donna che allatta al seno è dimostrata. Questo stesso studio ha infatti evidenziato come sia sufficiente assumere integratori di vitamina B12 (un nutriente molto carente nell'alimentazione vegana di cui è sempre consigliabile l'integrazione) perché anche il latte delle donne vegane ne contenga quantità sufficienti.

 

Gli integratori di DHA adatti alle donne che non mangiano né pesce né altri alimenti di origine animale non mancano. È possibile scegliere, in particolare, quelli a base di olio algale, una fonte vegetale di Omega 3 di origine marina (EPA e DHA). Data la particolare importanza di assumere prodotti privi di contaminanti potenzialmente pericolosi per il/la bambino/a, il consiglio è di scegliere prodotti certificati 5 Stelle IFOS, un marchio che offre la garanzia della purezza degli integratori di Omega 3 di origine marina.

 

Fonti:

1. Ureta-Velasco N et al. Human Milk Composition and Nutritional Status of Omnivore Human Milk Donors Compared with Vegetarian/Vegan Lactating Mothers. Nutrients 2023, 15(8), 1855. doi: 10.3390/nu15081855

2. Sanders TA and Reddy S. The influence of a vegetarian diet on the fatty acid composition of human milk and the essential fatty acid status of the infant. Pediatr. 1992 Apr;120(4 Pt 2):S71-7. doi: 10.1016/s0022-3476(05)81239-9