Neonati e Bambini

Deficit di attenzione e iperattività: un aiuto da omega 3 EPA e DHA

ADHD: omega 3 EPA e DHA sono di grande aiuto


I supplementi contenenti Omega 3 possono agire positivamente sul comportamento dei ragazzi affetti dal deficit di attenzione e iperattività (ADHD), attenuando leggermente alcuni sintomi. EPA (acido eicosapentaenoico) e DHA (acido docosaenoico), infatti, sembrano aumentare il livello di attenzione, non solo nei giovani a colpiti dal disturbo ma anche in quelli con comportamento normale.

Lo conferma uno studio condotto presso l’ University Medical Center di Utrecht (Paesi Bassi) e pubblicato sulla rivista Neuropsychopharmacology.


Un disturbo pediatrico molto diffuso


L’ ADHD è uno dei disturbi del comportamento più comuni in bambini e ragazzi, ed è caratterizzato da difficoltà di attenzione, di concentrazione e di controllo degli impulsi.

Esso è spesso trattato con farmaci, mentre le terapie non farmacologiche comprendono l'integrazione con gli acidi grassi Omega-3, anche se la loro efficacia resta da dimostrare in modo conclusivo.

Precedenti studi sul tema hanno trovato un legame tra l'integrazione con Omega-3 e la riduzione dei sintomi di ADHD. Un grande studio di revisione del 2011, che comprendeva circa 700 bambini, ha dimostrato che l'assunzione di integratori contenenti Omega-3 provocava piccoli miglioramenti dei sintomi da ADHD.

Il motivo per cui gli acidi grassi polinsaturi influenzino i sintomi di ADHD non è nota, ma si pensa che possano agire sulle cellule cerebrali.

Gli Omega-3 infatti sono abbondantemente presenti nelle membrane cellulari dei neuroni, facilitando la trasmissione dei segnali nervosi.



Piccoli miglioramenti nei ragazzi che assumevano Omega-3


Lo studio in questione ha coinvolto 80 giovanissimi, tra gli 8 e i 14 anni, la metà dei quali con diagnosi di ADHD. Una parte dei soggetti ha consumato 10 grammi di margarina arricchita con 650 mg di DHA e 650 mg di EPA , l’altra metà una normale margarina.

I due trattamenti sono stati seguiti ogni giorno per 16 settimane.

Alla fine dello studio, i ragazzi che avevano assunto gli Omega-3, mostravano una riduzione dei loro problemi di attenzione, come riportato dai loro genitori e dai risultati di specifici test, rispetto a coloro che non avevano assunto il supplemento.

Miglioramenti nell'attenzione sono stati osservati anche nel gruppo dei ragazzi senza il deficit comportamentale, sebbene in misura minore rispetto ai pazienti con ADHD.



Risultati ancora da approfondire



Secondo il dottor Daniel Coury, pediatra del Nationwide Children's Hospital di Columbus, in Ohio, questi risultati supportano l'ipotesi che gli acidi grassi Omega-3 possano avere effetti benefici sui bambini con ADHD, ma non può essere considerato uno studio definitivo in quanto prende in considerazione pochi soggetti.

Inoltre, sempre secondo Coury, i piccoli miglioramenti nei punteggi dei test potrebbero non tradursi in un miglioramento significativo nella vita quotidiana dei bambini.

Secondo i ricercatori autori della ricerca, in ogni caso, questo studio offre prove a sostegno del fatto che gli Omega-3 possano svolgere un'azione positiva sia nei soggetti colpiti dalla patologia che in quelli sani, e che potrebbero essere utili per aumentare l’effetto dei trattamenti farmacologici per l’ ADHD.


Fonte: Bos DJ, Oranje B, Veerhoek ES, Van Diepen RM, Weusten JM, Demmelmair H, Koletzko B, de Sain-van der Velden MG, Eilander A, Hoeksma M,Durston S. "Reduced Symptoms of Inattention after Dietary Omega-3 Fatty Acid Supplementation in Boys with and without Attention Deficit/Hyperactivity Disorder". Neuropsychopharmacology. 2015 Mar 19. doi: 10.1038/npp.2015.73